Attualità Treviso

E' morto Gilberto Benetton. Un mese fa disse: Il ponte un monito perenne

Il fondatore del gruppo Benetton

https://www.ragusanews.com/immagini_articoli/22-10-2018/morto-gilberto-benetton-500.jpg Gilberto Benetton


Treviso - E' morto a 77 anni Gilberto Benetton, imprenditore italiano, fondatore del Gruppo Benetton e, secondo Forbes, il 12º uomo più ricco d’Italia.
È stato, insieme ai fratelli (tra cui anche l’ex senatore Luciano Benetton), fondatore del Gruppo Benetton nel 1965. Era vicepresidente di Edizione Srl, la finanziaria della famiglia Benetton, di Autogrill, è consigliere del Gruppo Benetton, di Atlantia, Mediobanca, Pirelli & C. e Allianz.

Qualche mese fa era arrivato un brutto colpo, la morte del fratello minore Carlo, stroncato in pochi mesi da un brutto male. Gilberto che aveva due anni di più, ne era rimasto molto scosso. E un altro brutto colpo era stato il crollo del ponte Morandi. Gilberto, infatti, era l’unico membro della famiglia veneta e essere rappresentato nel consiglio di Atlantia, proprio per il suo ruolo attivo nella holding di partecipazioni e quello che aveva tessuto i rapporti istituzionali con Florentino Perez per dare il via al più grande gruppo delle infrastrutture d’Europa.

Lui è sempre stato il più schivo e il più riservato della famiglia veneta. Pochissimi amici ma tante buone conoscenze nel mondo della finanza che ha sempre frequentato suo malgrado. Un uomo parco, quasi timido, generoso e forte di carattere. Mentre i suoi fratelli giravano il mondo e facevano famiglie allargate, lui era rimasto sobrio anche in quello, lascia due figlie e una moglie, che è stata la sua compagna di una vita. Chi lo conosceva, lo descrive come una persona semplice, che nonostante tutto, viveva al di sotto dei suoi mezzi, e ha sempre messo la famiglia al primo posto nelle sue priorità.

Non parlava le lingue ma se la cavava comunque con un sorriso e con un grande senso pratico: quando nel 2011 ha ricevuto la legione d’onore dal presidente Nicolas Sarkozy - si dice - fosse molte emozionato.

Il 6 settembre fu lui a rompere il silenzio in un'intervista al Corriere della Sera, a 24 giorni dalla tragedia dal disastro di Genova. "Deve essere per noi come azionisti un monito perenne, anche se terribile e per sempre angoscioso nei nostri cuori". 


© Riproduzione riservata