Assolto empedoclino accusato di molestie sessuali a una donna attraverso mail con immagini hot
di Redazione

Agrigento – “Scusi, riconosce questo pene come suo?”
La domanda è stata posta dal Pm a un uomo di Porto Empedocle, accusato di molestie via internet ai danni di una donna di Gela. All’imputato venne mostrata alcune settimane orsono in pubblica udienza la foto compromettente, allegata a una delle mail volgari che tra il 2012 e il 2013 avrebbe inviato alla donna nissena, che denunciò il fatto alla polizia postale. L’uomo, al cospetto della foto, non ha riconosciuto quel fallo come proprio, evidenziando le differenze col proprio, dal suo punto di vista, superiori in quantità.
Ieri la Pm ha chiesto la condanna dell’imputato a tre mesi di carcere. La donna di Gela non conosceva quel tizio di Porto Empedocle, tanto ardimentoso e volgare da inviarle una foto del proprio organo.
Di diverso parere l’avvocato dell’imputato, il quale ha evidenziato come il proprio assistito era stato a Gela, ma diversi anni orsono, ma che soprattutto non fosse certo che quelle mai siano state inviate dal proprio assistito, visto come sia facile violare gli indirizzi mail di chiunque al giorno d’oggi, da parte di abili appassionati di informatica. Una tesi questa che ha fatto centro, visto che il giudice ha assolto l’empedoclino, per insufficienza di prove. In sostanza non è stato provato dalla pubblica accusa che quelle mail, in primis quella col fallo in “bella mostra”, siano state inviate dalla casella dell’empedoclino.
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