Ragusa - È morto ieri alle 8.49 dopo un’agonia durata 11 giorni Corrado Roccaro, 58 anni, rappresentante di commercio, di Avola. Ricoverato il 7 gennaio scorso a Ragusa è stato trasferito in rianimazione la stessa sera per un “versamento di sangue” dopo una operazione al cuore. Una complicazione post-operatoria che quasi mai avviene in casi di ablazione atriale, questo il termine tecnico di intervento di aritmia cardiaca. La tecnica praticata alla vittima, ritenuta di routine e semi invasiva, non ha sortito gli stessi effetti sperati.
News Correlate
L’operazione, che sembrava all’inizio fosse andata bene, ha insospettito i familiari, quando lo stesso cardiologo, dott. Giuseppe Campisi, originario di Avola, che ha operato il paziente, ha avvertito la moglie che il marito sarebbe stato riportato in sala operatoria per delle complicanze.
In nottata il Roccaro veniva trasportato in rianimazione. Il dott. Giuseppe Campisi comunicava, intanto, ai familiari che l’indomani il congiunto sarebbe stato trasportato in reparto, giusto il tempo di ripresa. Così non è stato. Durante la notte i medici del reparto rianimazione avvertivano il fratello della vittima che il paziente era gravissimo. Per Corrado Roccaro che è rimasto attaccato ai macchinari della rianimazione per 11 giorni non c’è stato nulla da fare. La vittima, entrata in morte celebrale alle 8.49 di ieri è stata staccata dalle macchine alle 14.45 alla presenza di una commissione medica, così come previsto dalla legge.
Una operazione di routine si trasforma in tragedia. Il paziente sarebbe rimasto in arresto cardiaco per circa 30 minuti, troppi per poter sperare in una ripresa.
Intanto, gli stessi familiari, dopo qualche giorno dal ricovero, hanno presentato un esposto-querela presso la Procura della Repubblica di Ragusa attraverso l’avv. Adriana Luminoso di Avola. La salma ora è in attesa dell’autopsia che accerterà le cause del decesso.
Corrado Roccaro, fratello del giornalista Sebi Roccaro, lascia la moglie Anna Salinitro e i due figli Giuseppe e Maria Rosa.