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15/02/2019 10:55

Fantacalcio: la storia del virtual game che ha rivoluzionato il mondo

L'innato allenatore che alberga in noi

di Redazione

Fantacalcio
Fantacalcio

Formazioni, bonus/malus, pagelle, gol e assist. Chiunque abbia mai giocato almeno una volta nella vita al fantacalcio sa bene di cosa stiamo parlando. Oggi parleremo proprio della storia e delle evoluzioni di uno dei virtual game più conosciuti e ripercorreremo le tappe più importanti che hanno portato la “creatura” di Roberto Albini dai bar di Milano ai tavoli e pc di tutto il mondo.
Il gioco che ha dato origine alla nascita dei fantallenatori e che spopola ancora oggi in ogni angolo d’Italia, Ragusa compresa, ha appena festeggiato i trenta anni di vita. Era l’ormai lontano 1988 quando il giornalista Riccardo Albini pose le basi del fantacalcio e si ritrovò con altri sette ragazzi per la prima, storica, asta ai tavoli del bar “Goccia d’oro” di Milano.
L’idea gli venne studiando le regole dei fantasy game a Stelle e Strisce. I giochi basati sulla costruzione di squadre virtuali con giocatori da selezionare attraverso un’asta e da mettere in campo secondo determinati parametri erano già nel 1985 una realtà nel football americano. Leggenda vuole che Albini ne avesse scoperto l’esistenza durante una fiera dedicata ai videogiochi di Chicago e avesse già a quel tempo iniziato a pensare a come adattarli alla realtà del calcio italiano.
Tre anni dopo, alla vigilia dei campionati Europei del 1988 vinti dall’Olanda, la prima versione del fantacalcio e il primo regolamento erano pronti. Il test è proprio con le squadre che si contendono il torneo continentale. A partecipare alla prima edizione 8 ragazzi, Albini compreso. Un successo e un divertimento talmente grandi che l’esperimento venne subito replicato col il campionato di Serie A.

Il resto è storia. Nel 1990 il giornalista pubblica il primo libro dedicato alla sua invenzione: “Serie A – Il gioco più bello del mondo dopo il calcio”. Un testo che rappresenta la prima stesura ufficiale delle regole del gioco e di cui viene venduto un quarto delle diecimila copie stampate. Il successo va però oltre i dati commerciali e quasi quindicimila persone iniziano a creare le proprie squadre virtuali.
La vera svolta arriva però nel 1994. È in quell’anno che nasce il marchio “Fantacalcio” e che Albini stringe un importante accordo con La Gazzetta dello Sport. Sarà la spinta decisiva a rendere l’Italia il Paese dei fantallenatori e a dare vita a una vera e propria comunità di giocatori virtuali. Ormai il brand è in grado di stare in piedi da solo e Albini lo cede nel 2000 al Gruppo Espresso. Diciassette anni dopo passerà a Quadronica, società che da fine anni 2000 gestisce Fantagazzetta.com, il sito punto di riferimento per tutti gli appassionati di statistiche e formazioni.
Ma perché il fantacalcio ha raccolto così tanto successo nel corso degli anni? Prova a darci una risposta David Wardale, autore del libro “Wasting Your Wildcard”, uno dei testi più interessanti dedicati al mondo del celebre gioco. “Il fantacalcio ci dà la possibilità di incanalare in qualcosa di concreto l’innato allenatore che alberga in noi e di quantificare la nostra conoscenza del gioco. Inoltre, rende interessanti quelle partite tra squadre che non tifiamo (e magari neppure ci piacciono), perché qualche nostro giocatore è impegnato”. Ma non solo. Competere con migliaia di altri fantallenatori sparsi nel mondo o nelle leghe tra amici ha creato una dimensione “sociale” e di divertimento che è la vera ricetta alla base del successo del virtual game nato in Italia.

Il fantacalcio nella sua forma attuale ha subito importanti aggiornamenti nel corso degli anni. Risale al 2011 l’introduzione delle valutazioni dei calciatori in tempo reale, ideata dallo stesso portale Fantagazzetta, che rende il gioco ancora più vivo e appassionante. L’anno successivo la comunità saluta l’arrivo di Mantra, nuova modalità che rompe le barriere tra portieri, difensori, centrocampisti e attaccanti dando la possibilità di schierare i giocatori nel loro ruolo effettivo.
Ultima novità di rilievo quella proposta nel 2017. Con l’introduzione delle EuroLeghe il pubblico del fantacalcio si allarga ulteriormente, permettendo ai giocatori di creare le proprie squadre virtuali con calciatori provenienti dai principali campionati continentali.