Quattro giorni a piedi
di Redazione


Scicli – Si è realizzata in Sicilia nei giorni 16-17-18-19 maggio 2019 la settima edizione del Cammino della Madonna delle Milizie da Avola a Donnalucata, in quattro giorni di cammino con circa 90 km percorsi a piedi come sempre con le magliette arancione, e, soprattutto, senza quota di adesione e senza costi inutili per i pellegrini partecipanti.
Sono arrivati ad Avola già mercoledì 15 maggio i pellegrini dalle varie loro provenienze a carattere nazionale con due pellegrini che ogni anno arrivano dalla Francia. Si sono ritrovati sul sagrato della Chiesa Madre in Piazza Umberto I ad Avola, quindi hanno partecipato alla messa con la benedizione di don Rosario Sultana.
Da quella sera splendide sono state tutte le occasioni di ristoro a prezzo se non agevolato, sicuramente controllato, è stata sempre garantita in ogni luogo l’accoglienza giornaliera povera e gratuita con un donativo di base imposto nella misura giornaliera di cinque euro per buona creanza nei confronti di chi garantiva quel servizio. Si sono incontrati lungo il cammino tre eremi, quello della Madonna delle Grazie ad Avola Antica, l’altro della Croce Santa nei pressi di Rosolini e, infine, l’eremo della Madonna delle Milizie. “Lungo il cammino abbiamo incontrato il convento della Madonna della Scala e il Convento delle Suore Benedettine di Modica.
Abbiamo percorso all’incirca su strade sterrate e strade provinciali la maggior parte del cammino e solamente in minima parte strada asfaltata a carattere nazionale con traffico.
Anche in questa occasione s’è ribadito il cammino spirituale e di fede dell’esperienza, pur praticando, come in altre similari esperienze, trekking di lunga durata chilometrica attraverso territori di straordinaria bellezza e solitudine.
Anche questa volta è stato sorprendentemente fantastico condividere con rispetto reciproco momenti singolari che entreranno per sempre nel ricordo di ciascuno dei partecipanti.
Non saranno facilmente dimenticati la tempesta meteo e la tempesta nei nostri cuori ad Avola Antica, il rosario praticato in cammino, l’accoglienza di fra Giuseppe Maria a Madonna della Scala, l’incontro con Orazio Agosta con le sue arance, l’acqua e il vino (Orazio che si definì “soldato di papa Francesco”), il momento del catechismo coi bambini nel campetto dell’Oratorio a Rosolini, l’incidente a Sebastiano Cassarisi su Cava Lazzaro (su come lo superò, e su quel che dopo ci donò, fino al pranzo finale), la benedizione dell’eremita fra Ugo Van Doorne a Modica, i brindisi e le poesie del poeta-cantastorie Sebastiano Artale, il poeta Corrado Bono e il suo opuscolo su Maria, l’arrivo al Santuario della Madonna delle Milizie con la messa già iniziata, o quasi finita, il momento del pranzo di fine cammino con la consegna delle pergamene, l’offerta di bevande di Orazio Carpino, l’arrivo dei ciclisti, il professore Melchiorre Trigilia con le sue ricerche e il suo spazio internet dedicato alla Madonna delle Milizie, le foto e i video dell’ammiraglio Lele e di tutti gli altri amici, il pellegrino Giuseppe di Augusta e le sue conchiglie e il suo sperare di farcela, la pellegrina un po’ sui generis Carla, Rolando Giamporcaro e la sua macchina diventata macchina d’assistenza, i passaggi in auto trovati sempre per tutti in ogni occasione, quando siamo andati ad Avola Antica o quando dovevamo ritornare a casa, per non parlare della sempre disponibilità della pellegrina Elisabetta Ventura.
Infine, non sarà facile dimenticare quella malcelata tristezza nello sguardo di ognuno, per il fatto di dover aspettare ancora un altro anno per ricominciare… Salvo approfittare dei vari appuntamenti che riproporremo!
Non è sicuramente facile parlare di questa esperienza”.
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