Benessere Infiammazioni

Cortisone il miglior modo per inibire il proprio corpo

Cibi antinfiammatori

https://www.ragusanews.com/immagini_articoli/19-06-2019/cortisone-il-miglior-modo-per-inibire-il-proprio-corpo-500.jpg Ribes nero


I farmaci cortisonici sono dei farmaci antinfiammatori utilizzati per trattare numerose malattie ad andamento acuto e cronico: malattie dell’apparato respiratorio, allergie, infiammazioni. Come tutti i farmaci, non viene curato nulla, ma si sopprime il sintomo. Infatti il cortisone penetra nelle cellule riducendo la produzione delle molecole che causano le infiammazioni ed agendo sulla sintesi del DNA cellulare.

Cortisone e falso mito della medicina moderna

Tutta la medicina ufficiale si basa sulla convinzione che quello che accade al corpo è sempre sbagliato e frutto di un errore e quindi bisogna agire e cambiare i meccanismi per ritornare allo stato di piacere. Purtroppo questo è falso per due motivi: 1) il corpo umano è l’essere più intelligente ed evoluto che esista; 2) lo stato di piacere o assenza di dolore raggiunto dai medicinali non è nient’altro che un anestetizzazione, un addormentamento del corpo, non è una guarigione.

I cortisone riduce la produzione del naturale cortisolo

Il cortisone è un farmaco simile al cortisolo: un ormone normalmente prodotto dalle nostre ghiandole surrenali in situazioni di stress. La sua somministrazione dall’esterno determina, come per qualsiasi altro ormone, una regolazione negativa (bio-feedback) nei confronti del cortisolo endogeno, con conseguente riduzione della produzione ormonale. Il cortisolo modula le reazioni infiammatorie e l’attività del sistema immunitario, e quindi se questo ormone comincia a mancare gli effetti saranno molto evidenti.

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Effetti collaterali dei farmaci cortisonici

Il loro effetto si manifesta molto rapidamente e gli effetti collaterali non sono assolutamente da sottovalutare.

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Questi effetti collaterali sono causati per dosi elevate del farmaco e per terapie prolungate superiori a 1 -2 settimane , ma anche per terapie ricorrenti di breve durata.

– Deprime e indebolisce il sistema immunitario

Osteoporosi, in particolare a dosaggi elevati e/o per tempi prolungati, può indurre perdita di massa ossea con un aumento del rischio di frattura

– Iperglicemia e rischio di diabete

– Disfunzioni sessuali

Ipertensione

– Leucopenia

– Depressione

– Malattie cardiocircolatorie

– Obesità

– Ovaio policistico

Ulcera ed emorragia gastrica, rischio che aumenta se assieme al cortisone vengono assunti anche farmaci a base di Ibuprofene (come il moment)

– Insonnia

– Acne

– Sbalzi d’umore

– Ritarda la crescita nei bambini

Le alternative naturali al cortisone

Ribes Nigrum: Il ribes nero è considerato molto efficace nel trattamento delle allergie, di dolori articolari, reumatici, della fragilità capillare. Inoltre, stimola la corteccia surrenale e alza le difese immunitarie. In genere, come sostituto ai farmaci cortisonici, viene assunto sotto forma di tintura madre. Le gemme di Ribes nigrum agiscono sulla corteccia surrenale (è proprio questo che le rende simili al cortisone), inibiscono i processi infiammatori, la formazione di essudato e normalizzano i disordini immunitari dovuti a reazioni allergiche.

Il consumo del frutto consente all’organismo di avere sempre in circolo una minima quantità di antinfiammatorio naturale. Compito della tintura madre sarà invece intervenire in situazioni che richiedono un risultato immediato.

Si utilizza in genere per infiammazioni articolari, dermatiti, dermatosi, eczemi, sindromi allergiche acute, sindromi infiammatorie, congiuntiviti allergiche, riniti, riniti allergiche stagionali, parotite, orticarie allergiche, emicranie allergiche, cefalee.

Curcuma: La curcuma è una pianta dalle innumerevoli proprietà e l’estratto secco della sua radice è indicato come una valida alternativa al cortisone: è infatti un potente antinfiammatorio, ma è anche utilizzata come antiallergico, stimolante della secrezione biliare e rimedio per prevenire l’Alzheimer. La mancanza di effetti collaterali è inoltre il suo più grande vantaggio.

Cardiospermum halicacabum:

L’estratto vegetale di questa pianta ha proprietà antiallergiche e antinfiammatorie in virtù di un effetto simile a quello del cortisone. Sembra inoltre che allevi il prurito e riduca le infiammazioni cutanee. Il vantaggio fondamentale di questo estratto naturale è la sua elevata tollerabilità, anche nei casi di utilizzo prolungato nel tempo. I principi attivi responsabili dell’effetto simile a quello del cortisone sono i fitosteroli contenuti nelle sommità fiorite e che manifestano un’azione antinfiammatoria, antipruriginosa e in grado di stabilizzare le membrane cellulari di pelli e mucose che, in caso di dermatiti, risultano essere meno reattive.

Reishi: Il Ganoderma lucidum, o Reishi, è chiamato il fungo dell’immortalità e da qualche anno è stato al centro di diverse ricerche scientifiche che ne hanno evidenziato le potenzialità antinfiammatorie e antiallergiche tanto che adesso può essere inserito a tutti gli effetti tra le alternative naturali al cortisone. In particolare la sua efficacia simile al farmaco è stata provata già negli anni ’90 dal professor Stavinoha, farmacologo dell’Università del Texas, che mise a confronto gli effetti del fungo con quelli del diclofenac. Sono note anche le sue proprietà anticancro.

Zenzero: Diverse ricerche hanno mostrato anche le svariate proprietà benefiche dello zenzero, tra cui anche quella di essere un efficace antinfiammatorio. In particolare uno studio effettuato all’Università di Copenhagen ha voluto mettere a confronto la sua efficacia contro l’artrite (sia reumatoide che osteoartrite) confrontandola con quella di farmaci come ibuprofene e cortisone. I risultati hanno evidenziato come l’ibuprofene non sia utile in questi casi mentre invece ottimi benefici sono stati ottenuti sia con il cortisone che con l’estratto di zenzero. Sembra dunque che anche i principi attivi contenuti in questa spezia andrebbero tenuti maggiormente in considerazione come rimedi naturali per le infiammazioni, vista anche l’assenza di effetti collaterali.


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