Nel caso di soggetti affetti da cirrosi epatica, la dieta può rivestire una notevole importanza, anzi nei casi più seri di cirrosi, il regime alimentare è da considerare uno dei principali cardini della terapia.
Molte patologie, e fra queste anche la cirrosi epatica, possono essere decisamente meglio gestite se il soggetto ha un buon stile di vita. L’alimentazione e una dieta adeguata per combattere la cirrosi quindi è un’arma in più che è tanto più potente quanto più si vive meglio.
Quando il decorso della malattia è in fase iniziale e il fegato è in grado (nonostante le difficoltà crescenti) di svolgere le sue funzioni metaboliche, la dieta non è restrittiva ma deve essere basata sui buoni e sani principi della dieta mediterranea: ricca di vegetali e con un minore apporto di proteine di origine animale.
Le proteine, in questa fase, devono essere principalmente di origine vegetale (legumi) poiché sono meno ricche di aminoacidi aromatici che aumentano la produzione di ammoniaca (una condizione pericolosa per il paziente cirrotico).
Questi sono i risultati di uno studio presentato durante il congresso EASL 2018 che ha arruolato quasi 300 soggetti negli Stati Uniti e in Turchia e ha mostrato una diversità microbica significativamente maggiore nella coorte turca rispetto alla coorte statunitense.
La cirrosi epatica è una patologia molto seria che colpisce il fegato; è una malattia ad andamento lento ( 10-20 anni) e progressivo, che può ridurre drasticamente l’aspettativa di vita di coloro che ne sono colpiti. Aspettativa che non è facile da prevedere dal momento che l’evoluzione della malattia è molto soggettiva.
Il suo decorso viene solitamente suddiviso in due fasi: fase di cirrosi epatica compensata e fase di cirrosi epatica scompensata. Durante la prima fase, meno grave, la sintomatologia può essere assente e, in molti casi, il soggetto non sa neppure di essere malato.
La fase di cirrosi epatica scompensata, invece, è caratterizzata dalla presenza di numerose complicanze peraltro molto serie fra cui ricordiamo l’ascite, l’encefalopatia epatica, l’epatocarcinoma, l’emorragia da varici esofagee, l’ittero e la sindrome epato-renale.
Cirrosi epatica: stop all’alcol
A seconda della fase in cui un soggetto si trova, sono diversi sia l’approccio farmacologico che l’approccio dietetico. Quello che è certo è che, sia che ci si trovi nella fase di cirrosi epatica compensata sia che ci si trovi nella fase di cirrosi epatica scompensata, è assolutamente obbligatoria la totale astinenza da bevande alcoliche e superalcoliche dal momento che l’assunzione di alcol, anche in minime quantità, aggrava la prognosi della patologia e ne velocizza la progressione.
La dieta per la cirrosi epatica in assenza di scompenso
La dieta da seguire in caso di cirrosi epatica in fase compensata non prevede particolari restrizioni di sorta se non quella, cui abbiamo accennato nel paragrafo precedente, della completa astensione dalle bevande alcoliche.
Nella cirrosi epatica compensata è comunque d’obbligo la riduzione del sale da cucina. Poiché il paziente cirrotico ha un calo dell’appetito e tende a perdere peso, l’alimentazione deve essere gustosa, appropriata per calorie e piuttosto ricca di proteine. La dieta deve contenere 35-40 kcal per kg di peso corporeo. Quindi un soggetto di 70 kg deve ricevere una dieta di circa 2.600 kcal al giorno.
In linea generale è opportuno evitare le fritture e limitare l’apporto di grassi animali (burro e strutto) e orientarsi verso lipidi di origine vegetale (olio di oliva o di semi).
Frazionamento dei pasti nella cirrosi
Questo apporto calorico va distribuito in 6 pasti al giorno: tre pasti principali (colazione, pranzo e cena) e tre spuntini da circa 250 kcal ciascuno: a metà mattina, metà pomeriggio e dopo cena. Lo spuntino serale è molto importante per ridurre il tempo di digiuno che intercorre fra la cena e la prima colazione che, se troppo lungo, peggiora il metabolismo azotato. Nel paziente cirrotico un digiuno di 8 ore determina un cambiamento metabolico simile a quello che si osserva dopo 72 ore di digiuno in un soggetto sano.
Cibi vietati nella dieta per combattere la cirrosi epatica
Vino, alcolici, bibite gasate e zuccherate, zuppe disidratate in busta, snack salati (patatine, noccioline).
Merendine, dolciumi, cioccolato.
Insaccati, carni grasse, salse, dadi Burro, lardo, fritture carni in scatola, maionese da cucina.
Esempio di una giornata tipo di un paziente con cirrosi compensata
25-35 Kcal/kg/peso ideale (se presente malnutrizione 35-40 Kg peso ideale)
carboidrati 50-60% apporto calorico totale
Lipidi 30-40% apporto calorico totale
Proteine 1-1,2 Kg/peso ideale
assoluta astensione dall'alcool
Controllo dall'apporto dei liquidi non più di 1500-2000 cc die
Controllo dell'apporto di sodio non salare gli alimenti ed evitare gli alimenti troppo ricchi in sale
Suddivisione dei pasti: 4-6 piccoli pasti nelle 24 ore incluso un piccolo pasto in tarda serata al fine di ridurre a neoglucogenesi durante il periodo di digiuno notturno