Ragusa - Iniziano giovedì 10 ottobre nel ragusano le riprese del film per la Tv "La concessione del telefono", ispirato all'omonimo romanzo di Andrea Camilleri. A darne notizia era stata Ragusanews.com appena un mese fa.
Torna la Vigata storica che ha già dato vita a due film in costume, "La mossa del cavallo" e "La stagione della caccia", entrambi prodotti da Palomar per Rai Uno. E proprio Palomar, la Spa di Carlo degli Esposti, produrrà il nuovo film, anch'esso destinato alla rete ammiraglia della Rai.
Nulla si sa del cast, per quanto il regista, il riconfermato Roan Johnson (Londra, 1975), anticipi: "E' un libro molto più ironico e molto meno drammatico rispetto a La Stagione Della Caccia, ma non risparmia stilettate contro la scemenza di piccoli uomini e contro l'ottusità del grande stato. In effetti si potrebbe dire che è un romanzo sulla stupidità umana, e infatti è un film che farebbero benissimo i Coen. Purtroppo loro erano impegnati e quindi vi tocco io. Lo so a volte nella vita bisogna accontentarsi, ma potete tirarvi su perchè lo produrrà la Palomar con la Rai che da vent'anni con amore porta sullo schermo il mondo di Camilleri, che abbiamo scritto il copione con lo stesso Andrea e Bruni, e che il cast la fotografia la scenografia i costumi il suono il montaggio e le musiche e qualcuno che di certo mi sono scordato è gente con la testa sulle spalle e col cuore che batte dalla parte giusta. Quest'anno ancora di più".
Dopo La scomparsa di Patò, per la regia di Rocco Mortelliti (genero di Andrea Camilleri) con Nino Frassica e Neri Marcoré uscito al cinema nel 2012, La concessione del telefono (Sellerio, 1998) è il terzo romanzo storico di Camilleri a essere trasformato in fiction per Rai 1 dopo La mossa del cavallo con Michele Riondino, diretto da Gianluca Maria Tavarelli, andato in onda nel febbraio 2018, e La stagione della caccia diretto dallo stesso Johnson e trasmesso nel febbraio 2019.
Camilleri scrive una storia che si svolge tra Palermo, Montelusa e Vigata tra il 12 giugno 1891 e il 20 agosto 1892. Camilleri ha avuto l'idea dopo aver ritrovato "tra vecchie carte di casa" un decreto ministeriale per la concessione di una linea telefonica privata che risale al 1892. Il documento "presupponeva una così fitta rete di più o meno deliranti adempimenti burocratico-amministrativi da farmi venir subito voglia di scriverci sopra una storia di fantasia".