PALERMO, 15 OTT Un nuovo collaboratore di
giustizia, Francesco Paolo Lo Iacono, arrestato a luglio per
traffico di droga, avrebbe riferito ai pm di Palermo che a
volere la morte del penalista Enzo Fragalà sarebbe stato il boss
di Porta Nuova Gregorio Di Giovanni. Il nome di Di Giovanni,
come mandante dell'omicidio, era già stato fatto ai magistrati
da un altro collaboratore di giustizia: Francesco Chiarello, ma
essendo l'unica accusa nei confronti del capomafia, la Procura
non raccolse indizi sufficienti per procedere a suo carico.
Fragalà fu aggredito a bastonate a febbraio del 2010 a pochi
metri dal tribunale. Dopo una prima archiviazione, l'inchiesta è
riuscita a individuare gli esecutori materiali del barbaro
assassinio. Il neo pentito avrebbe detto che quando lavorava al
bar Bobbuccio, nei pressi del tribunale, avrebbe fatto la
consegna di una ordinazione in una abitazione dove c'era Di
Giovanni. Lo Iacono avrebbe sentito Di Giovanni dire a un
misterioso interlocutore che si doveva dare una lezione a
Fragalà.
di
Sullo stesso argomento:
Ragusa, Mauro denuncia: “SRR e Iblea Acque sono crocevia di interessi?”
Il Vescovo di Ragusa ordinerà diacono Giuseppe Cascone
Celebrata per la prima volta la fondazione della città di Avola
Prorogato al 30 aprile servizio infermieristico ambulanza Scoglitti
Pd Ragusa, sindaco Cassì porta stipendio a 9 mila euro
Previsioni meteo Pasqua e Pasquetta 2024
Bonus Mamme, 450 euro in busta paga
Congiunzione su Ragusa, Pleiadi, Giove, Luna, Mercurio
Regione, 3,5 milioni per le produzioni cinematografiche
Quando e come scegliere una recinzione adeguata per il giardino
© Riproduzione riservata