La dieta Sirt, o dieta del genere magro, fonda la propria efficacia sull’azione di un gruppo di proteine, le sirtuine, capaci di attivare una famiglia di geni capaci di attivare il metabolismo.
Tali geni, debitamente stimolati, aiutano l’organismo a bruciare in maniera facile e veloce le calorie assunte attraverso il cibo, favorendo in questo modo un dimagrimento rapido e senza troppe rinunce.
Un consiglio, prima di ogni considerazione: parlate sempre con un medico o un nutrizionista, internet va bene per farsi una cultura generale sulla materia, ma non è adatto come "dietologo personale".
Come funziona la sieta Sirt
La dieta Sirt non contempla l’esclusione di alcun cibo, ma, al contrario, prevede l’introduzione di specifici alimenti, i "cibi Sirt".
La dieta si articola in due fasi segnate da due regimi alimentari diversi. La prima fase dura una settimana e prevede una riduzione drastica delle calorie. Nei primi tre giorni bisogna consumare meno di mille calorie. Come? Mangiando tre succhi verdi e un pasto solido. Dal quarto al settimo giorno si possono consumare 1.500 calorie. Come? Con l’aggiunta di un secondo pasto solido. In questo modo si perdono i primi tre chili.
La seconda fase della dieta dura due settimane ed è di mantenimento. L'unica regola stavolta è assumere altri cibi Sirt. Ovvero: cavolo, cioccolato fondente, vino rosso, agrumi, caffè, mirtilli, capperi, tè verde, soia, fragole.
Qual è il principio della dieta Sirt?
Gli alimenti della dieta Sirt, i sirtuino-stimolanti, sono ricchi di sostanze come resveratrolo e flavonoidi. Il resveratrolo è un buon antiossidante, antinfiammatorio e vasoprotettore; alcuni flavonoidi, dal canto loro, hanno azioni epatoprotettive e antiossidanti.
Tuttavia, il legame tra produzione di sirtuina e dimagrimento è tutt’altro che assodato.