Modica - Uno o più uomini che con Peppe avevano un rapporto di intima amicizia. Sono gli autori dell'omicidio di Giuseppe Lucifora, i cui funerali sono stati concelebrati oggi pomeriggio da sette sacerdoti, nel Duomo di San Giorgio, a Modica.
A uccidere, in una momento di esplosione di rabbia, violenza, ira irrefrenabile Peppe, sono state persone che con lui stavano trascorrendo un momento di intima condivisione. In un clima tutt'altro che sereno. Ma conflittuale.
Padre Giovanni Stracquadanio, durante l'omelia: "Peppe Lucifora era generoso, amico di tutti, attivo e creativo. Aiutava i malati, era sempre disponibile con chiunque, viveva una religiosità popolare sentita e appassionata. Forse si fidava troppo degli amici e qualche volta restava deluso da loro. Peppe ci sorprendeva nel vestire, era estroso nel preparare nuovi cibi, nel consigliare l’abito e il banchetto nuziale. Portava il consolo nella case in cui si viveva un lutto. Era pieno di vita e di religiosità.
Partecipava alle feste popolari con la campanella e la voce squillante. Peppe ci ha sorpreso anche nella morte. No. Non meritava questa morte".