Economia Comiso

Se il pomodoro va a simposio

Il metodo aeroponico



Comiso - Il 15 novembre si è svolto presso l’auditorium teatro Naselli di Comiso il 3° Simposio Internazionale sul pomodoro, evento biennale a carattere scientifico che pone il nostro territorio siciliano al centro di particolari attenzioni da parte di grandi interlocutori del settore. Organizzato da Agrisicilia, dott. Massimo Mirabella direttore dello stesso mensile di informazione sull’agricoltura siciliana, il Simposio ha visto quest’anno la partecipazione della Turchia come partner estero. In sala, fra la presenza di molti esperti ed operatori del settore, la classe 5° dell’Agrario “P.Grimaldi”di Modica, onorata dall’invito di Agrisicilia, rappresentava la scuola agraria siciliana, gli operatori del futuro.

Durante la giornata sono stati presentati diversi lavori relativi alla trasformazione del pomodoro e sulla coltivazione dello stesso con metodologie innovative atte a migliorare i caratteri della produttività e abbassare l’impatto ambientale. Alla tavola rotonda sul tema” L’industria di trasformazione del pomodoro in Sicilia e le prospettive del territorio siciliano” sono intervenuti gli esperti Giuliano Bonaventura, dell’Anicav, Francesco De Sio della Stazione Sperimentale per l’Industria delle Conserve alimentari di Parma, sezione Angri(Sa), e rappresentanti dell’Industria Agroalimentare siciliana. Dai numerosi interventi degli esperti e della rappresentanza in sala (in merito a superfici e prezzi del trasformato) è emerso che la Sicilia ha buone prospettive di commercializzazione del pomodoro coltivato in pieno campo poiché la domanda di prodotti trasformati è in continuo aumento, grazie anche alle esportazioni. Con l’intervento della Turchia, i relatori Aydin Atasayar e Kamil Yelboga hanno spiegato ai presenti in sala quale impegno è stato profuso negli ultimi anni in agricoltura ed in specifico sull’orticoltura e sul pomodoro manifestatosi nel commercio import/export con l’Italia, sempre in continuo aumento. Alla domanda di O.Palazzolo, studente di Modica, circa la produzione in biologico e sull’alternanza scuola-lavoro in Turchia, proposta al fine di interscambi culturali, i relatori hanno risposto che gli argomenti in oggetto sono già in attuazione nelle rispettive organizzazioni istituzionali e pensano di poter dare migliore visibilità in futuro. Nel pomeriggio dopo la pausa pranzo i lavori sono continuati con due interessanti relazioni. La prima relativa al progetto Intesa” coltivazione del pomodoro in aeroponica”, interventi di A. Giovino e di G.Gugliuzza, ricercatori del Crea di Bagheria i quali, illustrando quali sono i vantaggi che la metodologia comporta sia in termini di coltivazione che in relazione alla salvaguardia ambientale, riferiscono che intendono avviare una sperimentazione per formulare in tre anni una documentazione con validità scientifica, così finalmente dare corpo ad un sistema colturale ancora poco conosciuto. La sperimentazione in oggetto si ritiene molto importante in quanto dal dibattito è emerso che le prime ricerche sono state avviate, da diversi anni e con ottimi risultati, dal tecnico G.Distefano presso l’Agrario di Modica e sviluppate presso la serra pilota dimostrativa dell’azienda Parisi in Sampieri di Scicli.

La seconda relazione scientifica” applicazione di microrganismi utili su pomodoro plum allevato in serra su suoli salini”, fatta dal prof. G.Caruso del Dipartimento di Agraria, Università di Napoli Federico II ha dimostrato come poter migliorare le produzioni di pomodoro mediante l’impiego di soluzioni biologiche in modo da salvaguardare da una parte il reddito del produttore e dall’altro la salute del consumatore e la tutela dell’ambiente. Alla fine del Simposio parecchi tecnici hanno portato il loro contributo presentando studi e prodotti atti a migliorare il nostro quotidiano impegno che si chiama Agricoltura in Sicilia, Agrisicilia.


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