Modica - L’apertura del Castello dei Conti di Modica nell’ambito di Chocomodica 2019 ci mi ha condotto sotto il sole di un pomeriggio tiepido di dicembre ad ammirare un panorama mozzafiato e quasi a “toccare il cielo” dalla terrazza dell’antico maniero.
Passeggiando per le grandi sale, dove un radicale restauro ha sicuramente cancellato molte tracce storiche, l’attenzione è stata catturata da un pannello di grandi dimensioni sul quale il titolo recitava “Da Recanati a Modica … Luoghi di Poesia” . Il pannello riportava una locandina dedicata al bicentenario dell’ “Infinito” di Giacomo Leopardi curata dalla Scuola Giacomo Albo e le foto di quattro noti poeti modicani: Salvatore Quasimodo, Tommaso Campailla, Raffaele Grana Scolari e Girolama Grimaldi.
La suggestione di quella scritta ci ha incuriosito e abbiamo chiesto qualche informazione alle guide presenti, del “Movimento Azzurro”. Ci hanno delucidato che il loro gruppo ha curato la riapertura per la fruizione del Castello e ha promosso insieme ad altre Associazioni (l’ Ass. Ma.ter, il C.D.”Giacomo Albo”, il Caffe Letterario Quasimodo, la Casa Quasimodo) nel mese di agosto quella manifestazione; gli ulteriori chiarimenti che la nostra “curiosità poetica” esigeva ci hanno rimandato al loro Presidente, il prof. Franco Pitino. Questi, prontamente contattato è stato lieto di informarci su quell’iniziativa di piena estate che traendo spunto dalle celebrazioni a livello nazionale di Leopardi e di Recanati, è diventata l’occasione per riflettere e riscoprire i luoghi attorno al Castello dei Conti di Modica come “Luoghi di Poesia” perché proprio lì, “particolare topografico” finora non focalizzato, si trovano le case natali di personaggi di livello nel panorama letterario: in ordine di percorso Tommaso Campailla e Salvatore Quasimodo, Girolama Grimaldi e Raffaele Grana Scolari. Ed il prof. Franco Pitino è stato anche lieto di trasmetterci una relazione sull’iniziativa già presentata in altra occasione, che riporto integralmente.
"Fa parte proprio della ragione d’essere del Movimento Azzurro l’attenzione per la bellezza della natura ed il paesaggio, che da tempo ci vedono quotidianamente presente nel Castello di Modica ad accogliere i numerosissimi turisti attratti “dalla rocca dell’orologio”. Poi la connotazione aggiuntiva dei luoghi attorno al Castello come “luoghi di poesia”, ci ha inevitabilmente trascinati ( grazie anche al sostegno delle altre associazioni che hanno reso possibile l’iniziativa) sotto la luna piena d’agosto, in una ideale, suggestiva passeggiata poetica per le vie attigue alla residenza dei conti. La serata è stata condotta attraverso l’espediente della rievocazione della immaginifica creatura conosciuta come la “dama bianca” magica presenza dei luoghi, personificazione della loro bellezza e musa ispiratrice di poesia, (che qualche anno fa era stata “liberata” dalla sua prigionia tra le mura del castello, dall’immaginifico quanto schivo suo pigmalione *) che in questo agosto 2019 è riuscita a richiamare nel Castello di Modica anche Giacomo Leopardi.
“E mentre la luna in cielo cammina fra i campanili e ci illumina, a ricordare “ l'antica storia e l’infinita bellezza”, la “Dama Bianca” , ispiratrice di poesia, passeggia nell’area del castello e nelle vie attigue con l’uomo, il filosofo, il poeta Leopardi che si fondeva con il paesaggio, sorvolandolo con la sua potente immaginazione, e consegnandoci un modo “altro”, per penetrare il mondo, più che per sfuggirne, aprendo squarci, appunto, infiniti al sentire umano, coniugando speculazione filosofica, lirismo, bellezza. E stasera insieme incontrano gli amici di questi luoghi: Tommaso Campailla e Salvatore Quasimodo, Girolama Grimaldi e Raffaele Grana Scolari. E tutti qui hanno deciso di radunarsi adesso per noi, facendoci riascoltare i loro versi immortali, dopo aver superato silenzi e dimenticanze portando in mano una gialla ginestra detta anche fiore del deserto, consegnata loro dallo stesso Leopardi come simbolo dell’umana resilienza, anche sullo scorrere del tempo e sulla morte ……” **
La notorietà “mondiale” dell’Infinito di Leopardi è stata sottolineata dalla declamazione nella traduzione in inglese, in spagnolo e in tedesco grazie alle competenze di Giuliana Spadaro ed anche in una libera interpretazione in dialetto di Franca Cavallo. Poi le letture di Gianni Voi, di Domenico Pisana e di altri rappresentanti del Caffè Letterario e di Casa Quasimodo hanno ulteriormente arricchito l’“architettura” dell’iniziativa.
E se il titolo della manifestazione “Da Recanati a Modica” poteva alludere ad un ardito e celato paragone per motivi poetici tra le due città, esso tra trovato giustificazione nella nascita di un nobel della letteratura (per cui dalla facile accusa “Quasimodo è solo nato a Modica!”, si è passati all’affermazione “Quasimodo non poteva non nascere in questi luoghi!” ) e nella circostanza (diremmo unica) che a Modica ad inizio del Settecento una donna, la poetessa e socia di molte accademie Girolama Grimaldi, arriva alla pubblicazione un volume di poesie “La dama in Parnaso” (nel 1723) che ha meritato duecentosessanta anni dopo , nel 1983, la ristampa da parte di una docente della Facoltà di Lingue dell’Università di Catania, la compianta prof.ssa Giovanna Finocchiaro Chimirri.
Il Movimento Azzurro, con il forte impegno profuso per offrire ai modicani ed ai turisti la possibilità di accedere al castello ha potuto concludere la serata affermando: “Questa sera abbiamo celebrato duecento anni di bellezza e di infinito passati su queste pietre che si consegnano sempre nuove alle generazioni successive donandoci anche una nozione di eternità”.
* Si fa riferimento al dott. Giorgio Cavallo, che assessore alla Cultura del Comune di Modica negli anni ’90 dedicò grandi energie al recupero del Castello (Con riferimenti tratti da una relazione pubblicata sul sito del C.D. “Giacomo Albo” che il 28 maggio 2019 ha partecipato alle celebrazioni nazionali del bicentenario dell’ “Infinito”).
** Stralcio dalla presentazione della serata con riferimenti come sopra.