Attualità
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05/03/2020 16:48

Comuni: Palermo; Di Dio,metto a disposizione apporto tecnico

di Redazione

PALERMO, 5 MAR “La fiducia mostrata dal sindaco nell’affidarmi un compito così delicato è anche il riconoscimento del ruolo che l’Ordine degli Ingegneri ha svolto in questi anni contribuendo con idee, riflessioni e proposte al dibattito pubblico su importanti questioni di interesse collettivo. Assumo questo incarico per il senso di responsabilità civica che guida il nostro impegno come categoria professionale, e per questo è emblematica la presenza del consiglio dell’ordine al mio fianco nel momento del giuramento”.
    Lo ha detto il nuovo assessore comunale di Palermo all’edilizia privata Vincenzo Di Dio, presidente dell’Ordine degli Ingegneri nel corso della conferenza stampa convocata dal sindaco Leoluca Orlando per presentare i tre nuovi assessori. “La delega all’Edilizia privata conferitami dal sindaco, che ringrazio, è l’unica che avrei potuto accettare, perché la ragione del mio ingresso in Giunta sta nel mettere a disposizione l’apporto tecnico richiesto per aiutare la macchina comunale a superare l’attuale fase di difficoltà in questo settore. Lavorerò con senso del dovere e spirito di servizio verso la comunità cittadina”.
    Sulla doppia veste di assessore e presidente dell’ordine Di Dio, che è anche docente universitario, ha sottolineato: “Non credo che il mio ruolo di presidente dell’Ordine degli ingegneri di Palermo possa essere un limite: si mette un tecnico in un posto tecnico. I professionisti sono una risorsa per questo assessorato e lo saranno sempre di più con la mia presenza ha aggiunto . Ci saranno sempre di più sinergie di carattere squisitamente professionale tra l’assessorato e i professionisti, ognuno per i propri compiti e ruoli con correttezza e professionalità”. Alla domanda dei giornalisti sulla gestione degli uffici dell’edilizia privata, anche alla luce degli arresti di sabato scorso che li hanno coinvolti, Di Dio ha detto: “Sul piano della gestione non sono un forcaiolo per carattere. Lasciatemi arrivare in via Ausonia, è chiaro che mi aspetta un compito delicato e complicato, e dove ci sono compiti complicati si possono mettere in atto anche misure straordinarie. Il mio accordo con il sindaco va in questa direzione. Se mi sento più un ‘tecnico’ o più un ‘politico’? Non c’è alcun problema, mi sento molto politico se per ‘politico’ si intende il governo della ‘polis’. Legare il governo della ‘polis’ ai partiti, come ha detto il sindaco nei giorni scorsi, è un fatto archeologicamente distante”.(ANSA).