Che siano i 5 riti Tibetani la fonte dell'eterna giovinezza e della nostra forma fisica? Sono un insieme di esercizi capaci di restituire al nostro organismo la vitalità perduta. Corpo, mente e sensi si rigenerano, aiutandoci a vivere con più leggerezza ed entusiasmo. Abbassare il cortisolo aiuta a tenersi in forma. Il cortisolo regola metabolismo dei carboidrati e dei grassi ed aiuta il rilascio di insulina nel corpo. I cinque Tibetani sono una serie di semplici esercizi, noti anche come i cinque rituali di ringiovanimento, in cui è racchiuso il segreto per migliorare la propria efficienza fisica e mentale che ci aiutano a dimagrire velocemente. Si tratta di cinque rituali da eseguire ogni giorno che stanno trovando sempre più seguaci in tutto il mondo. Arriva dal lontano Tibet, la pratica che ci aiuta a fermare il tempo. Sono i Cinque riti tibetani, tramandati in Occidente grazie a un affascinante quanto misterioso libro degli anni '30 scritto da Peter Kelder. Questi esercizi non hanno alcuna controindicazione, e possono essere praticati da tutti. Si realizzano coordinando respirazione e movimenti, e si crede possano ringiovanire, restituirci energia e vitalità, e addirittura perdere peso.
La storia dei 5 riti tibetani
Questa pratica fu rivelata al mondo dall’americano Peter Kelder, che nel suo libro The eye of revelation: ancient secret of the fountain of youth, tradotto in italiano con il titolo I 5 tibetani, pubblicato nel 1939, racconta di un incontro con un ufficiale dell’esercito britannico – chiamato colonnello Bradford – il quale durante il proprio servizio aveva sentito raccontare di uno sperduto monastero tibetano dove era custodita la fonte della giovinezza
Il segreto della ritrovata giovinezza?
La pratica quotidiana dei "Cinque Tibetani". Il libro di Kelder, dove i cinque esercizi vengono spiegati dettagliatamente, inizialmente non riscuote successo e finisce nel dimenticatoio. Negli anni 70, però, il testo va in mano a un insegnante di yoga che decide dì sperimentarli. Da lì in poi, i riti non smetteranno di fare proseliti.
Ma come funzionano i 5 riti Tibetani? E sono davvero così miracolosi?
I cinque tibetani – come vengono comunemente chiamati – sono tecnicamente esercizi di stretching e sforzo isometrico/isotonico combinati con il controllo della respirazione. Essi lavorano su alcuni organi interni del nostro corpo, rielaborando alcune posizioni tradizionali dello Yoga. Il fatto che si siano così diffusi in tutto il mondo a partire dagli anni 70 e che ogni anno crescano i praticanti è la prima dimostrazione che funzionano. Nessuno li farebbe diventare un'abitudine (perché i riti abbiano un effetto benefico bisogna eseguirli con costanza tutti i giorni), se non si ottenessero risultati più che soddisfacenti. Per quanto possano essere ben pubblicizzate, le cose che non funzionano dopo un po' spariscono. Un aspetto che fa molta gola a noi occidentali è la rapidità.
I 5 riti tibetani sono adatti a tutte le età?
In teoria sì, ma con le dovute cautele. Un bravo istruttore sa non solo dare le istruzioni affinché vengano eseguiti correttamente, ma anche indicare gli accorgimenti necessari nel caso riscontri dei problemi fisici o di movimento. Una volta appresi i cinque esercizi, bastano dieci minuti al giorno: massimi benefici, in pochissimo tempo.
Quali benefici apportano i 5 riti Tibetani?
I benefici si sentono a livello fisico, emotivo, energetico e mentale. Sono pratiche derivate dallo yoga tibetano che aiutano a raggiungere un livello di benessere ottimale stimolando non solo tutti i punti chakra, ma rinforzando la muscolatura, migliorando la flessibilità, la respirazione e persino l'umore. I benefici dei cinque tibetani sono essenzialmente: incremento dell’energia; incremento della chiarezza mentale e della capacità di concentrazione; rafforzamento e maggior flessibilità dei muscoli; miglioramento della respirazione; rafforzamento del corpo; riduzione dello stress; generazione della calma mentale; rallentamento del processo di invecchiamento del nostro corpo. A differenza delle altre attività fisiche, nei 5 tibetani l’importante non è quello che facciamo, ma l’attenzione e la presenza nella pratica. Solo nella pratica costante – vuole la tradizione – si nasconde il segreto del successo. Questi riti rappresentano uno spazio che ci prendiamo per stare con noi stessi. Ogni rito interessa diversi distretti corporei e svolge un lavoro energetico differente, ma tutti insieme formano un'unità funzionale. Eseguendoli di seguito l'uno all'altro creano un'armonia. Si eseguono a piedi nudi, la mattina, mai la sera, possibilmente appena svegli e sempre a stomaco vuoto. Non si deve perdere il ritmo, se si ha la caparbietà di continuare, gli effetti arrivano entro poco tempo. Inoltre, anche se non sono esercizi particolarmente difficili, all'inizio è bene affidarsi alla guida di una persona esperta. Purtroppo, oggi su internet si trovano tutorial di tutti i tipi e c'è il rischio di sbagliare, facendosi così più male che bene. L'ideale dunque è rivolgersi a un istruttore qualificato.
Dopo quanto tempo si vedono i primi benefici?
È soggettivo. C'è chi sente subito un aumento di energia, chi nota prima gli effetti sul corpo, in termini di scioltezza e tonicità muscolare, c’ è anche chi sperimenta effetti sull'emotività. Molto dipende dalla propria storia personale, ma in generale possiamo dire che tutti riscontrano dei primi benefici nel giro di poco tempo.
I cinque riti Tibetani: esercizi
Ogni esercizio va ripetuto per 21 volte.
Primo Tibetano
In posizione eretta, piedi ben appoggiati a terra, gambe leggermente divaricate e braccia aperte con il palmo della mano verso il basso, si eseguono 21 giri in senso orario, concentrando l'attenzione sui piedi ben radicati a terra. Benefici: attiva tutti i sette chakra, riarmonizzando le energie vitali.
Secondo Tibetano
Supini, le braccia lungo il corpo con il palmo rivolto verso il basso, inspirando si sollevano le gambe tenendole dritte e con il piede a martello, formando un angolo retto con il busto; contemporaneamente si sollevano leggermente anche le spalle e il collo; espirando si torna a terra. Benefici: attiva i primi 5 chakra e tonifica i muscoli addominali, delle gambe e del collo.
Terzo tibetano
In ginocchio, con l'appoggio sugli avampiedi (dita dei piedi ripiegate e appoggiate a terra), busto eretto, il bacino sulla linea delle ginocchia, le mani appoggiate sui glutei, i gomiti indietro, spalle basse, inspirando inarcate la schiena portando il collo dietro, senza spostare il bacino, il mento va verso l'alto e si riabbassa quando si torna alla posizione iniziale, espirando. Benefici: attiva 3°, 4°, 5° e 6° chakra, apre le vie respiratorie, allenta la tensione di collo e schiena.
Quarto tibetano
Seduti, con le gambe tese in avanti, il busto eretto e ad angolo retto con le gambe, le mani a terra di fianco al bacino con le dita rivolte in avanti; inspirando, si porta il bacino verso l'alto spingendo sulle mani e tenendo i talloni come punto fermo; alzandosi per formare una sorta di ponte, si appoggiano anche gli avampiedi a terra, i glutei sono contratti e la testa è all'indietro; espirando, si torna alla posizione di partenza, facendo leva sui talloni che rimangono sempre fermi. Benefici: attiva 3°, 4" e 5° chakra, tonifica muscoli di braccia, glutei e gambe, apre la gabbia toracica.
Quinto tibetano
In posizione di quadrupedia, le braccia tese con il palmo a terra, l'appoggio sugli avampiedi, stendiamo prima una gamba poi l'altra; espirando, abbassiamo il bacino inarcando la schiena e portando il mento verso l'alto; inspirando, portiamo il bacino in alto, la schiena dritta si appiattisce verso le gambe, i talloni spingono verso il pavimento senza arrivare a toccarlo. Benefici: attiva tutti i chakra, tonifica muscoli delle braccia, pettorali e addominali, distende i muscoli di schiena e gambe. Un potente mezzo derivato dalla tradizione dello yoga tibetano, per rinvigorire i sensi, potenziare l'energia vitale, eliminare i blocchi energetici ed innescare un processo di profonda trasformazione spirituale.