Scicli - La guida turistica più autorevole e venduta al mondo, Lonely Planet, ha dedicato, nell'edizione 2020 in edicola da qualche giorno, e solo in lingua inglese, al momento, un inedito spazio di tre pagine a Scicli e ai suoi tesori d'arte. La notizia è rilevante, per l'economia turistica della città per diverse ragioni. Purtroppo Scicli è stata penalizzata negli ultimi quindici anni dalla circostanza che le due guide più importanti, Lonely Planet, a livello mondiale, e la Guida Verde del Touring Club, in Italia, abbiano in sostanza rieditato le stesse informazioni senza una revisione dei testi che desse conto della crescita del fenomeno dell'accoglienza, della apertura di spazi culturali, della fruibilità di siti d'arte.
Scicli non è Siracusa, non è Taormina, non è Noto e non è Ibla. Scicli negli ultimi lustri si è fatta spazio sgomitando, e imponendosi come città che ha chiuso al traffico automobilistico il suo monumento più importante, la via Mormina Penna, ha aperto tutti i siti culturali possibili, ha creato un suo modello d'accoglienza, l'albergo diffuso, ha inventato una identità. Bene, grazie alla ex consulente del turismo della giunta di Ragusa presieduta dal sindaco Piccitto, Ornella Tuzzolino, gli inviati di Lonely Planet lo scorso anno sono stati finalmente a Scicli, piombati in città direttamente dall'Australia, e hanno potuto apprezzare la qualità intrinseca dell'offerta turistica, citando e ringraziando -nel volume- per il contributo fornito alla guida, Luigi Nifosì e Giuseppe Savà. (Vedi foto sotto). Si attende ora la stampa della versione italiana. In edicola nei prossimi mesi.