A bordo quattro uomini e quattro donne
di Redazione

Lipari – Uno yacht ha urtato gli scogli a Lipari ed è affondato, salvi gli otto turisti romani, quattro uomini e quattro donne che erano partiti dal porto di Salina per un’escursione nelle acque dell’arcipelago eoliano. A soccorrere i diportisti è stata una motovedetta della Guardia Costiera che in pochi minuti ha recuperato i passeggeri. E’ stata chiamata una ditta locale esperta in recuperi marittimi per recuperare l’imbarcazione. I turisti sono stati portati sull’isola di Salina non avendo bisogno di cure mediche. L’autorità marittima ha aperto una inchiesta sull’incidente.
A soccorrerli è stata una motovedetta della Guardia Costiera che è riuscita a raggiungere il gruppo in soli dieci minuti e a mettere tutti in salvo. I diportisti sono stati portati a riva e per loro non è stato necessario chiedere accertamenti in ospedale e nemmeno una visita al pronto soccorso. Poco dopo è stata chiamata una ditta locale esperta in recuperi marittimi per portare a riva l’imbarcazione. L’autorità marittima ha quindi aperto un’inchiesta sull’incidente, come atto dovuto: nella serata di ieri sono stati ascoltati l’armatore, il proprietario della nave e il capitano.
La richiesta di soccorso è arrivata nella tarda mattinata alla sala operativa della Guardia Costiera di Lipari, tramite il numero blu 1530 dedicato alle emergenze in mare. Il gruppo di romani, allarmato, diceva che la barca stava affondando nei pressi della “Secca del Bagno” dell’isola di Lipari. Gli otto erano partiti qualche ora prima dal porto di Salina per un’escursione nelle acque dell’Arcipelago eoliano. Ad un certo punto, lo yacht ha urtato degli scogli aprendo una falla nello scafo. L’intervento della Guardia Costiera è stato immediato: è stata inviata sul posto la motovedetta CP 322, attrezzata per il soccorso in mare. Accertate le buone condizioni di salute, i turisti sono stati accompagnati a Salina, mentre sono iniziate le operazioni di recupero e messa in sicurezza della barca semiaffondata, per evitare l’inquinamento dell’ambiente marino. In serata, invece, sono stati ascoltati due turisti – uno era il capitano -, l’armatore e il proprietario della barca.
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