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Bonus Diabete 2020: chi ne ha diritto e come ottenerlo?

In che misura si ha diritto al bonus

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Diabete, bonus e invalidità 2019/2020: come fare per ottenere le agevolazioni Inps con questa patologia in base alla normativa vigente? Non tutti coloro che soffrono di questa patologia invalidante sanno di avere diritto ad una serie di agevolazioni. Persino i familiari del soggetto affetto da diabete possono inoltrare richiesta della Legge 104 e fruire di alcune agevolazioni. Scopriamo insieme tutte le agevolazioni per chi soffre di glicemia alta.

Bonus diabete 2020 e invalidità: cos'è e come ottenere l'agevolazione Inps. Avrete sentito certamente parlare di Bonus diabete 2019/20 ma cos'è il Bonus Diabete e a chi spetta? Il diabete rientra tra le malattie riconosciute ai fini dell’invalidità. Nel caso di riconoscimento, poi, quali sono le percentuali riconosciute? Si tratta di un passaggio fondamentale perché in base alla quota scattano agevolazioni e facilitazioni sempre diverse. Dal punto di vista strettamente medico, il diabete può essere di tipo 1 o di tipo 2. Il primo può insorgere a ogni età, ma i casi dimostrano che a essere colpiti sono i più giovani o comunque chi non ha ancora compiuto 30 anni. Qui troverete tutto quello che c'è da sapere in merito a pensione anticipata e agevolazioni fiscali per chi soffre di glicemia alta.

Ma cos'è il diabete di tipo 2? Il diabete di tipo 2 è una patologia invalidante che determina un eccesso del livello di zuccheri nel sangue. La malattia, conosciuta anche come iperglicemia, determina appunto un aumento della glicemia che può comportare svariate conseguenze per la salute, inclusi infarti e malattie cardiache, ma anche conseguenze neurologiche, renali, oculari e cardio-cerebrovascolari. Ad oggi non esiste una vera e propria cura che permetta di guarire dal diabete quindi chi ne soffre deve convivere con dei farmaci che vanno assunti a vita. Si conta che in Italia i malati di diabete sono circa 3.5milioni: numeri in crescita che preoccupano. Non solo: chi soffre di glicemia alta deve fare i conti con una patologia spesso invalidante, che lo porta a sostenere tutta una serie di spese e fare una serie di rinunce che pesano anche dal punto di vista economico e lavorativo. Chi soffre di diabete ha dunque diritto all'assegno di invalidità e indennità di accompagnamento: la percentuale di invalidità può variare in base alla gravità del diabete e alla conseguente riduzione della capacità lavorativa. Per questa ragione per tutto il 2019/20 è stato in vigore il Bonus diabete pari a 517.84 euro per 12 mesi e che spetta indipendentemente dal reddito personale, coniugale o familiare, oltre che essere esente da Irpef, quindi non è né tassata né va dichiarata nella denuncia dei redditi.

Ma come capire se si ha diritto a bonus diabete e in che misura? Per capirlo, bisogna innanzitutto consultare la tabella di invalidità relativa al diabete. L'assegno si ottiene quando la percentuale di invalidità è uguale o superiore al 74% e la riduzione della capacità lavorativa viene minimizzata a meno di un terzo, ossia il 67%. Quando il livello di invalidità è estremamente elevato si può avere diritto alla pensione anticipata, ma solo se si ha un'età pari a 55 anni e 7 mesi per le donne e 60 anni e 7 mesi per gli uomini. Inoltre la soglia minima contributiva deve essere pari a 20 anni di contributi e l'invalidità deve essere almeno dell’80%. Esistono inoltre delle agevolazioni fiscali per diabetici: i pazienti possono infatti ottenere una detrazione fiscale del 19% sulle spese di acquisto e di adattamento di un’auto. Inoltre i diabetici considerati disabili con un elevato livello di invalidità hanno diritto a agevolazioni fiscali anche per l’acquisto di strumenti tecnologici quali pc, tv via satellite o accesso alla banda larga. Per richiedere il riconoscimento di invalidità per il diabete occorre in primis recarsi dal proprio medico al fine di ottenere un certificato che accerti la patologia in questione, che deve essere inviato telematicamente all'Inps entro 90 giorni. In seguito, sempre per via telematica, si invia la richiesta di invalidità all'istituto di previdenza, allegando nuovamente il certificato assieme ad altri documenti, se necessario. Al termine di questo iter l'Inps valuterà lo stato del paziente tramite una visita condotta da un'apposita Commissione medica che valuterà se accogliere o meno la vostra domanda: sarà dunque buona norma mostrare tutta la documentazione relativa alla patologia diabetica. Al termine della valutazione, l'Inps invierà una certificazione che attesti la percentuale di invalidità da loro ufficialmente certificata. Tale certificazione può essere contestata, attraverso un ricorso, entro sei mesi dalla notifica.

Bonus diabete 2020: i passaggi per fare domanda. Occorre inoltrare domanda di invalidità e legge 104. Il diabete è una patologia invalidante e fa parte delle patologie dell'apparato endocrino, che comportano una maggiore riduzione della capacità lavorativa, nello specifico:
diabete mellito con complicanze moderate: invalidità dal 61 al 90%;
diabete mellito con complicanze moderate: invalidità dal 91 al 100%;
acromegalia con complicanze: invalidità dal 21 al 100%;
sindrome di cushing con complicanze: invalidità dal 21 al 100%;
insufficienza corticosurrenale con plurimi ricoveri per crisi surrenaliche recidivanti: invalidità al 100%.

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Per poter fruire delle varie agevolazioni: assegno di invalidità, pensione di invalidità, permessi legge 104 art. 3 comma 3, permessi per cure, agevolazioni fiscali disabili (esenzione bollo auto, acquisto auto con iva agevolata al 4% e detrazione Irpef del 19%, ecc.), deve avere una percentuale invalidante certificata. Quindi, il primo passo da fare come vi abbiamo già accennato è rivolgersi dal medico curante e far redigere il certificato da inoltrare all'Inps telematicamente. Il medico rilascerà il numero di protocollo dell’invio che si dovrà allegare alla domanda di invalidità entro 90 giorni dall’invio del certificato. Si può presentare domanda di invalidità all’Inps tramite patronato, tramite contact center al numero 803164, oppure direttamente sul portale dell'Inps con le credenziali dispositive. Dopo avere inoltrato la domanda l’Inps convocherà la persona a visita dinanzi alla Commissione medica, che dovrà valutare lo stato patologico. Bisogna presentare alla visita, documentazione medica aggiornata, attestante il suo stato patologico. La documentazione deve essere aggiornata per ogni patologia di cui la persona soffre. Solo dopo aver ricevuto una percentuale invalidante, si potrà verificare a cosa ha diritto. Se non si ritiene valido il giudizio finale della Commissione medica, ci si può opporre entro 180 giorni dal ricevimento del verbale.


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