«Ho un vivido ricordo di un paio di loro (degli aggressori, ndr), non ricordo però chi di preciso, che addirittura saltavano sopra al corpo di Willy steso in terra e già inerme». È uno dei passaggi più drammatici del racconto di uno dei testimoni come compare nell'ordinanza di convalida dell'arresto dei 4 giovani accusati dell'omicidio di Willy Monteiro, il ragazzo di origini sudamericane morto nel tentativo di proteggere un amico dall'aggressione di un gruppo di praticanti di arti marziali.
Dall'ordinanza che ha portato alla convalida dell'arresto dei fratelli Gabriele e Marco Bianchi, Mario Pincarelli e Francesco Belleggia, l’unico ad aver ottenuto i domiciliari perché il gip ne ha riconosciuto la posizione meno grave, emerge anche che la rissa era scoppiata tra gruppi di giovani provenienti da Artena e il locale gruppo di Colleferro, per un apprezzamento rivolto da uno di loro a una ragazza.
Agghiacciante il racconto degli ultimi istanti di vita della giovanissima vittima: «Tremava, si agitava come se avesse le convulsioni. Abbiamo provato a prestare soccorso, poi è arrivata l'ambulanza. Noi siamo andati via perché l'amico che era con me aveva riconosciuto negli aggressori di Willy i ragazzi di Artena. Abbiamo temuto ci picchiassero anche a noi», ha aggiunto il testimone.