Catania - Il naso e il corpo, i suoi tormenti. La conduttrice televisiva Diletta Leotta (Catania, 1991) ha appena pubblicato l'autobiografia "Scegli di sorridere" (per i tipi di Sperling&Kupfer). Nel suo primo libro racconta che a 18 anni si è rifatta il naso. «È la mia faccia, e rivendico la libertà di farci ciò che credo. Voglio essere libera di prendere le mie decisioni, senza venire giudicata, attaccata o presa in giro da tutti. Non mi sembra un argomento da condividere con il mondo, ma non è neppure un segreto. Ho deciso di intervenire su quel naso che non riconoscevo quando ero ancora una studentessa, prima di cominciare a lavorare, prima ancora di capire quale sarebbe stato il mio lavoro. E dunque no, non ho puntato alla chirurgia estetica per assicurarmi una folgorante carriera».
E racconta anche delle sue foto intime, hackerate e finite su giornali e siti. «Sono passati tanti anni, ormai è una cosa superata. Spero che la mia esperienza possa essere d’aiuto a chi può incappare in una cosa del genere. È una violazione della tua intimità, è un dolore che è difficile da spiegare, hai la sensazione di uscire per strada e che tutti ti vedano nuda. Sono cose che fai con la leggerezza di una bambina di 17/18 anni e poi diventano un problema vero da affrontare. Nel dubbio, io da allora non mi sono mai più fatta foto così».