California - Eddie van Halen, leggenda del rock, è morto a causa di un cancro alla gola, che stava cercando di curare da tempo. Aveva appena 65 anni. Fonti a lui vicine hanno fatto sapere che è scomparso al St. John's Hospital di Santa Monica, in California. La moglie, Janie, si trovava al suo capezzale insieme al figlio Wolfgang e ad Alex, il fratello maggiore e batterista con il quale, nel 1972, aveva formato i Van Halen. I medici, secondo quanto riportato dal bollettino sanitario, nelle ultime 72 ore avevano segnalato una progressiva espansione del tumore che, dal collo, si era propagato fino al cervello. Pesante fumatore, nonostante cinque anni fa abbia tentato tutto il possibile per sconfiggere la malattia recandosi in Germania per una serie di trattamenti di radioterapia, da sempre pensava che il cancro lo avesse colpito per via del plettro di metallo che aveva l'abitudine di tenere in bocca. Tuttavia, anche se sofferente, van Halen non aveva smesso di andare ai concerti - amava moltissimo i Tool - suonando sempre con una grande energia insieme al figlio, che nel 2006 era diventato il nuovo bassista dei Van Halen.
Edward Lødewijk 'Eddie' van Halen, olandese naturalizzato statunitense, era nato a Nimega il 26 gennaio 1955 è periodicamente arrivato ai gradini più alti di tutte le classifiche dedicate ai migliori chitarristi, annoverato non solamente come virtuoso ma anche tra gli artisti con lo stile più originale e innovativo. S'inventò uno dei tapping - tecnica con la quale si suona il manico della chitarra con entrambe le mani - più sorprendenti della storia. Il 'Paganini' dell'elettrica, qualcuno ha amato definirlo.