"Forse fra due mesi arriverà qualcuno che dice 'abbiamo un vaccino'. Ma da lì a fare uno studio pilota e poi a distribuirlo, passano tanti mesi". Forse anni. Andrea Crisanti, intervistato da SkyTg24, spegne le speranze accese solo ieri dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte sulla possibilità di avere già ai primi di dicembre le prime dosi di vaccino anti Covid.
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Anche la validazione di un suo prototipo entro fine anno, annunciata dall’Oms, appare “piuttosto irrealistica” al noto virologo dell’Università di Padova: "Guardando a come stavamo a fine giugno e luglio quando avevamo 150 casi, sicuramente i numeri di oggi dimostrano che non si è fatto abbastanza per consolidare i risultati”. Abbiamo sperperato “i sacrifici degli italiani - aggiunge - che sono restati a casa due mesi, un sacrificio che ci è costato 150-160 milioni". "Fare paragoni con altri Paesi europei è da vili – conclude -. Per i prossimi due anni la sfida sarà tenere sotto controllo il virus e stiamo dando un vantaggio competitivo pauroso a Cina, Giappone, Corea, cioè a tutte quelle economie che sono riuscite a controllare l'epidemia".