A Milano lancio di molotov in pieno centro, transenne rovesciate e tram danneggiati. Violenti scontri a Torino, dove gruppi di ultras hanno lanciato petardi e bottiglie contro gli agenti, che hanno risposto con i lacrimogeni. Fumogeni contro la prefettura a Trieste e disordini anche a Lecce. Manifestazioni e cortei impazzano sulla penisola, per contestare i decreti governativi e regionali contro il Covid: la protesta notturna infiamma le piazze di tutta Italia e l'allerta del Viminale è altissima.
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A Milano, in particolare, i manifestanti – per lo più dell’estrema destra - hanno bloccato corso Buenos Aires, assalendo le auto parcheggiate e ribaltando i cassonetti; mentre un altro gruppo, in Centrale, scagliava pietre e bottiglie contro il palazzo della Regione Lombardia. In 28, tra cui 13 minorenni, sono statifermati e portati in Questura per identificazione e denuncia. Vetrine di negozi in frantumi ed esercizi commerciali saccheggiati a Torino, dove sono stati arrestati una decina di violenti. Migliaia di titolari di locali si sono riversati in strada pure a Trieste, producendosi anche qui nel lancio di fumogeni e oggetti contundenti all’indirizzo della prefettura e delle forze dell’ordine.
"Ci avete preso in giro, ora ci state uccidendo", "Non siamo untori ma lavoratori" recitavano alcuni striscioni, esibiti durante i cortei spontanei e non autorizzati. "Non siamo negazionisti, ci siamo adattati: plexiglass, sanificazione, guanti, mascherine. E ora dobbiamo chiudere” dicono i non violenti, che si sono ritrovati affiancati, come nelle precedenti occasioni, da infiltrati desiderosi solo di dar sfogo ai più bassi istinti.