L'app ha imposto dei limiti sulle pubblicità che promuovonola perdita di chili in eccesso e le diete pericolose, oscurando gli account cheincitano all’anoressia. Gli hashtag #anoressiaitalia e #anoressianervosaitalia sul TikTok raccolgono insieme più di 30 milioni di visualizzazioni. Un numero comunquenotevole se si considera che da soli gli iscritti italiani alla piattaformasono all'incirca 8 milioni, soprattutto under 35, con una buona fetta diminorenni. Una recente inchiesta del Guardian ha dimostrato come sia facile sulla popolare App TikTok raggiungere contenuti che incitano all'anoressia e al vomito per dimagrire. Ora la piattaforma, che in passato si era impegnata nel vietare le pubblicità che sponsorizzavano diete e prodotti dimagranti pericolosi, promette una secondaondata di controlli per oscurare glihashtag e i contenuti in inglese che promuovono disturbi alimentari. Fino aqualche decennio fa conoscevamo soltanto anoressia e bulimia. L'anoressia è unproblema sempre più diffuso che nel 2016 ha portato a oltre 3.000 decessi tra igiovani. Siti web e blog, ma sempre più spesso anche chat whatsApp e gruppi sui social media, che inneggiano adanoressia e bulimia. NESSUN risultato trovato. Cercando contenuti pro-anoressia da ora in poi su TikTok si trovaquesta scritta che riporta a una spiegazione sulla pagina che spiega lepolitiche dell'app. La missione di Tik Tok è stimolare la creatività e portareallegria. La diffusione dell'anoressia sembra essere di gran lunga maggiore neipaesi industrializzati, dove vi è abbondanza di cibo e in cui è enfatizzato ilvalore della magrezza. Questo disturbo dell'alimentazione si manifestaprevalentemente nel sesso femminile.
Che cos'è l'anoressia?L’anoressia nervosa è stata inserita nel DSM 5 (2013) nellapiù ampia categoria diagnostica chiamata Disturbi della nutrizione edell'alimentazione. La caratteristica principale di questo disturbo è ilrifiuto del cibo. Il termine anoressia (letteralmente mancanza di appetito) nonrisulta corretto per descrivere un disturbo in cui l'appetito è nellamaggioranza dei casi conservato. Piuttosto ciò che caratterizza la personaanoressica è il terrore di ingrassare e la necessità di controllarel'alimentazione alla ricerca della magrezza.Tik Tok 800 milionidi utenti.Tik Tok e' una delle app più popolari al mondo che contaoltre 800 milioni di utenti. La metà dei quali di età compresa tra i 16 e i 24anni.
Tik Tok ha imposto limiti sulle pubblicità che promuovono la perdita dichili in eccesso e diete pericolose,come tra l'altro hanno già fatto altri social media. Fino a qualche tempo fasulle sue pagine si potevano trovare indicazioni per "perdere peso in modo sano o malsano". Fra le tante anchequelle su cibi "con poche calorie" per evitare di "vomitare ousare lassativi". O infine messaggi come: ''se non ti piace avere fame, lascia questo profilo per favore''. "E’ una misura molto importante perché i Social riescono ad avere un impatto maggiore rispetto ai classici media, sulle menti dei più giovani - spiega Laura Dalla Ragione, psichiatra e a capodella Rete per i Disturbi del comportamento alimentare della USL 1 dell'Umbriae presidente della Società Scientifica per la riabilitazione nei DCA SIRIDAP -. Teniamo conto che oggi i dati del Ministero della Salute ci restituiscono che il 30% dei disordini alimentari riguarda pazienti sotto i 14 anni, con esordio frequentissimi sottoi 10 anni. L’80% di questi giovanissimipazienti ha visitato siti pro-ana, o comunità whats up dedicati a diffusione diqueste patologie come scelte di vita, quasi come modello di vita. Sebbene tutti puntino facilmente il dito contro comunità pro-ana e pro-mia, non bisognadimenticare che queste community non sono create da pazzi fanatici, bensì da pazienti essi stessisofferenti e affetti da tali patologie, spesso minorenni".
Decisioni come quelladi TikTok danno buoni risultati? "Anche il popolare socila Instagram già nel 2012 aveva deciso di 'bannare' una serie di hashtag, i collegamenti esterni al proprio profilo tramite l'utilizzo diapposite etichette, pro anoressia e bulimia. Il risultato ottenuto è stato peròl' incremento del 30% nella creazione di nuovi hashtag. Purtroppo non è la censura il modo migliore percombattere questo fenomeno. Non bisogna dimenticare che si tratta di soggettiche hanno bisogno di "un luogo" e la rete lo diventa, soggetti che sisentono soli nel loro problema, ediventa quindi prioritario utilizzare dei metodi meno drastici e punitivi e piùeducativi".
Con il Covid sono aumentati i disturbi alimentari? "La analisi dei dati che arrivano all’osservatorioepidemiologico del Ministero della Salute, ci mostrano un aumento esponenzialedel 30% ) nel 2020 rispetto al 2019 deicasi di disturbi alimentari in particolare nei bambini e nei preadolescenti. Il Numero verde nazionale delministero della Salute 899180969 haricevuto moltissime chiamate da parte di genitori allarmati dai comportamentialimentari dei figli, con la difficoltà di chiedere aiuto visto che moltissime strutture, funzionano a regimeridotto a causa del Covid. Le origini post traumatiche dei DCA sono ampiamente dimostrate, ma in questo casol'isolamento dai pari nella scuola, l'impossibilità di giocare con i coetanei, la sensazione di paura condivisa con i familiari, le difficoltà delle famiglie, hanno determinato uno stress continuo e insostenibile per molti giovanissimi".
Quali sono i primisintomi da tenere sotto controllo? "Dobbiamo sempre tenere presente che i disturbialimentari sono patologie psichiatriche severe. Quindi accanto a comportamentianomali continuativi riguardanti il cibo e le forme corporee ( restrizionealimentare , abbuffate, andare al bagno dopo ogni pasto, bere molta acqua , sminuzzare il cibo in piccolissime parti ) si assiste ad un vistoso cambiamentodi carattere. Ragazzi e ragazze brillanti, solari, socievoli improvvisamentediventano tristi, irritabili, depressi. Le due cose, comportamenti anomali sull'alimentazione e cambiamento di carattere devono fare sospettare che sia iniziatoun disturbo alimentare".
Lei ha una lunga esperienza in questo settore, che consigli darebbe alle famiglie? "Alla prima osservazione di comportamenti inusuali chesi ripetono per un periodo superiore al mese rivolgersi subito ad un centro specializzato. Esiste un numeroverde del Ministero della Salute 899180969 e un sito dove poter rintracciare il Centro più vicino acasa www.disturbialimentarionline.it
"Cosa fare se ungiovane con un disturbo alimentare rifiuta le cure? "Purtroppo queste sono patologie dove c’è una scarsaconsapevolezza di malattia , e nella prima fase bisogna lavorare moltissimonella motivazione al trattamento. Di solito quando questa consapevolezza scattasiamo già a metà strada per la guarigione". A volte gli adolescenti hannoqualche chilo di troppo e chiedono ai genitori di dimagrire.
Come aiutarli a farlo con serenità, evitando il rischio di anoressia o di disturbi alimentari? "Paradossalmentenoi abbiamo in Italia il più alto tasso di Obesità infantile adolescenziale ,che costituisce un fattore di rischioper i Disturbi alimentari. Molte delle pazienti affetta da DCA hanno una storia di sovrappeso e obesità e sono state oggetto di bullismo e di stigma. In età evolutiva untrattamento per l'obesità è complesso e vede un lavoro nutrizionale che siaffianchi sempre anche ad un lavoro familiare e psicologico integrato. Proprioperché una dieta restrittiva, spesso senza alcun supporto professionale, puòaggravare il problema obesità e innescare l’ ingresso in Disordini alimentaricome anoressia, bulimia e disturbo da alimentazione incontrollata".