Ragusa - Anche se per ora sono stati rimpiazzati dai tanti cittadini che sono tutt’altro che preda di fobie, sarebbe un peccato lasciare per strada quel 50% di prenotati con AstraZeneca che, dopo la revoca del blocco, non si è comunque presentato all'appuntamento. Possibile si convincano di nuovo passata la paura, ma pure passate le code: sono anche le immagini delle file di questi giorni a scoraggiare anziani e soggetti vulnerabili. Ora di dosi ne sono state accantonate, tuttavia se si vuole procedere alla media di 10mila vaccinati al giorno - prima che il Covid muti ancora, in varianti piu' resistenti ai sieri - le attuali 115mila conservate nei frigo siciliani ci metteranno poco a esaurirsi.
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L’altra carenza resta quella di personale da impiegare in hub e ambulatori. Per la Regione è stato un falso problema la mancata pubblicazione in Gazzetta ufficiale dell'accordo con i medici di famiglia. L’impressione è che, per trovarci in un momento di emergenza, i sindacati di categoria stiano menano un po’ troppo il can per l’aia: chi scalpitava ai nostri poteva cominciare se voleva, e ad ogni modo la circolare operativa è stata ufficialmente emanata ieri. Se il proprio medico non partecipa, ci si può rivolgere a uno di quelli che invece aderiranno: appena pronti, gli elenchi saranno inviati ai centri vaccinali e pubblicati.
Vedremo quanti si renderanno effettivamente disponibili, soprattutto a recarsi a casa di invalidi e disabili che hanno chiesto l’iniezione a domicilio. Visto che non si aspetta che siano molti, l’assessore alla Salute Ruggero Razza sta portando avanti trattative bilaterali e parallele con farmacisti, dentisti e aziende in vista della campagna di massa, che inizierà a metà aprile con l'arrivo (si spera) di ben 600mila fila del monodose Johnson&Johnson. Più un maxi-bando per reclutare vaccinatori, 20 milioni di euro per gli straordinari di medici e infermieri disposti a fare gli extra nei centri vaccinali, e protocolli d’intesa con le università per impiegarvi giovani specializzandi in medicina: è l’allegato al maxi reclutamento contemplato da Palazzo d’Orleans, ancora sostanzialmente al palo.