Ragusa - Il "nuovo" Coronavirus, quello della variante Delta, colpisce chi non si è ancora immunizzato. Cambiano le vittime dell’epidemia: i ricoveri in Sicilia, come nel resto d'Italia e del mondo, riguardano quasi esclusivamente chi non ha ancora completato il ciclo vaccinale. Chi ha ricevuto la seconda dose può stare tranquillo, e questa è un'ottima notizia. Anche l’assessorato siciliano alla Salute conferma che il 70% delle terapie intensive sono occupate al momento da persone non vaccinate.
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Questo significa che, tuttavia, possono capitare delle complicazioni anche tra chi ha fatto l'iniezione ma, per qualche ragione personale, non ha sviluppato anticorpi sufficienti. Chi ha più da temere in questo momento sono i paesi e le regioni con una bassa copertura vaccinale. Sulla piattaforma governativa la classifica della percentuale di somministrazioni sulle fiale ricevute si accorcia: l’Isola (91,8%) si schioda dal fondo e si mantiene ai primi posti per iniezioni assolute (4.584.678).
Il passo avanti lo si vede aprendo i frigo: dentro le fiale sono scese in due giorni da 600 a 400mila. A svuotarli hanno contribuito soprattutto i richiami, fondamentali quanto le prime dosi: il risultato è che, nonostante nel bollettino di domenica il tasso di positività sia schizzato di colpo ben 5 punti percentuali oltre la media nazionale, i reparti Covid siciliani restano tutt'altro che sotto pressione.