Attualità
|
21/08/2021 18:47

“Il mito di Aretusa”, nella Grotta dei Cordari, incanta gli spettatori

Uno spettacolo sorprendente che regala al pubblico, l’emozione di scoprire scorci dell’area archeologica chiusa al pubblico da 40 anni.

di Barbara Conti

“Il mito di Aretusa” nella Grotta dei Cordari  incanta gli spettatori
“Il mito di Aretusa” nella Grotta dei Cordari  incanta gli spettatori

Siracusa- Ha riaperto lo scorso 18 luglio, dopo 40 anni la Grotta dei Cordari, nel parco Archeologico di Siracusa e lo ha fatto in abito da sera con uno spettacolo inedito diretto dal regista Guglielmo Ferro, “Il mito di Aretusa”
Il mito di Aretusa, che celebra un amore, e ha affascinato poeti, scrittori, musicisti ed artisti di ogni tempo viene rappresentato nella splendida cornice della Grotta dei Cordari, chiusa al pubblico per oltre trent’anni e incanta ogni sera il pubblico presente. Qui il mito di Aretusa, prende vita con una performance artistica unica nel suo genere, che unisce teatro, musica, danza e animazioni 3D. E’uno spettacolo sorprendente – unico al mondo per la sua peculiarità ma anche per la location che lo ospita – quello al parco della Neapolis che si celebra davanti a un pubblico attonito ed emozionato.
La ninfa Aretusa, a cui è legata la millenaria leggenda della fonte siracusana cantata dai poeti, è la protagonista del viaggio nel mito insieme con la dea Artemide, tra racconti di fauni e poeti, di dee e ninfe, di uomini e tiranni. Uno spettacolo sorprendente che regala al pubblico l’emozione di scoprire scorci dell’area archeologica chiusi al pubblico da 40 anni e nuovi percorsi tra la bellezza di resti antichi e natura. In scena, la ninfa Aretusa e la storia d’amore con Alfeo da cui nacque la leggenda della fonte Aretusa di Ortigia che, da millenni, rievoca l’unione tra i due amanti trasformati in acqua.
E’ avvenuta così la riapertura al pubblico di uno degli itinerari all’interno del Parco Archeologico della Neapolis di Siracusa che, insieme alla Grotta del Salnitro e all’Orecchio di Dionisio, affascina da sempre i visitatori che così tornano così ad essere luoghi vivi e magici. Lo spettacolo si snoda lungo un percorso suddiviso in tre tappe, della durata di circa un’ora, pensate per coinvolgere il pubblico non solo nella storia della ninfa Aretusa, ma anche nelle bellezze naturalistiche del Parco Archeologico della Neapolis di Siracusa.
Quattro attori, al calar del sole ogni giorno e fino a sabato 28 agosto, conducono piccoli gruppi di spettatori alla scoperta della Grotta dei Cordari ma anche della Grotta del Salnitro e dell’Orecchio di Dionisio

Ad accogliere i visitatori un Fauno, Rosario Marco Amato che accompagnerà lo spettatore in un percorso di giochi di luce e suggestioni sonore per un inedito spettacolo teatrale diviso in tre tappe. Partendo dalla Grotta del Salnitro lo spettatore verrà guidato fino alla Grotta dei Cordari. Arrivati alla grotta, ad attendervi due attrici posizionate su una superfice di acqua impersonano Diana e Aretusa. Nella Grotta dei Cordari la voce dell’attrice Nadia De Luca, nelle vesti di Aretusa racconterà la sua storia, accompagnata da un musicista, una danzatrice, Verdiana Barbagallo con spettacolari giochi di luce.
La vista si abitua a fatica ad un buio assoluto e muniti di caschetto e mascherina per i visitatori inizia la magia. Accompagna la recitazione un evolversi di immagini che permettono di consacrare e vivere appassionatamente il mito. La grotta stessa diventerà la scenografia del mito, grazie alle animazioni 3d che la trasformeranno ora in selva, ora in fiume, ora in mare, fino a diventare fonte viva. Pareti di roccia che si trasformano in distese di fiori colorati, lastre lapidee trasformate in cascate, pavimenti che si trasformano in fonti d’acqua dolce e onde spumose tra note di musica, tra prosa e poesia, tra mito e realtà. Grotte che diventano prima boschi, poi fiumi, poi ancora cieli stellati ed infine mare e sorgenti.
Ed infine, i visitatori saranno condotti all’Orecchio di Dionisio. Il pubblico qui raccoglierà le confessioni scandalose dei satiri a caccia delle ninfe, della vergine Aretusa inseguita da Alfeo impazzito d’amore, e le confessioni sarcastiche del poeta Filosseno Gianpaolo Romania, prigioniero del Tiranno Dionisio che la follia portò a farsi poeta al termine del capitolo narrativo.

Esplorare il parco archeologico della Neapolis e vivere il racconto del Mito di Aretusa in maniera inedita è ora possibile
La durata dell’esperienza all’interno dell’Area Monumentale della Neapolis, incluso lo spettacolo, è di circa 1 ora. Ingressi ogni mezz’ora, dalle 20.30 alle 22.30.
“Il mito di Aretusa” è una produzione Momento srl in collaborazione con il Parco archeologico e paesaggistico di Siracusa, Eloro, villa del Tellaro e Akrai.
Due i cast impegnati nello spettacolo che si alterneranno nel corso delle repliche: Francesca Ferro (Artemide), Nadia De Luca (Artemide), Mario Opinato (Fauno), Verdiana Barbagallo (Aretusa), Virginia Penna (Aretusa), Rosario Marco Amato (Fauno), Rosario Minardi e Giampaolo Romania (Filosseno)