Ragusa - "Siamo allo stremo delle forze, abbiamo dovuto selezionare come nei campi di guerra chi ricoverare e chi no" scrive sui suoi social un'operatrice sanitaria dell’ospedale di Marsala, che ha visto gli ultimi 20 letti fra terapie intensive e degenza ordinaria esaurirsi in meno di 24 ore: "Se avessimo avuto le stesse percentuali di ricoverati su contagiati dell'anno scorso, saremmo di fronte ad un'ecatombe". Tende da campo accanto agli ospedali, code di ambulanze ai pronto soccorso, reparti riconvertiti in fretta e furia nel capoluogo, come presto lo saranno in tutte le altre province siciliane: una situazione inimmaginabile dopo oltre un anno di campagna vaccinale.
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Sembra davvero di essere tornati al 2020 eppure – nonostante contagi e tasso di positività raddoppiati in un giorno – grazie ai vaccini i casi tanto gravi da necessitare il ricovero non lievitano al pari delle infezioni. In Sicilia si contano 646 ingressi in ospedale nell'ultima settimana, 35 nelle ultime 24 ore, per un totale di 1.063; nei reparti di rianimazione ci sono attualmente 119 pazienti, appena 4 in più rispetto a ieri. Eppure i numeri sono bastati a far boccheggiare il sistema sanitario: è questo che non funziona e che uccide, molto più del Covid. L’Isola non ha ancora raggiunto le soglie di ospedalizzazione arancioni del 30% di ricoveri ordinari e del 20% di terapie intensive: dove sono gli altri 70% e 80% di posti letto Covid comunicati al ministero?
Come è possibile che le corsie siano già piene se ufficialmente, in percentuale, mancano ancora oltre due terzi dei posti da riempire prima del “sold out”? Di fronte a quale scenario apocalittico ci troveremo quando raggiungeremo la zona rossa? Medici e infermieri dicono che sono esausti, che non si sono fermati un attimo neanche durante le feste e hanno già dato fondo a tutte le ore di straordinario: dove sono i rinforzi di personale per l’emergenza più volte annunciati? Perché non si assumono delle risorse aggiuntive? Quale somma impreparazione ha costretto le autorità sanitarie, nel giro di due settimane, a gonfiare le tende da campo per far spazio ai malati?
È il sistema sanitario regionale inesistente, esautorato dai finanziamenti ai privati, il vero virus di questa epidemia. Insieme ai no vax: quasi tre pazienti su 4, secondo l’ultimo report Gimbe, risultano non vaccinati o con ciclo vaccinale non completo. Sono anche questi sieroscettici a oltranza a rendere necessario il super green pass. Nell'ultima settimana le prime dosi sull’Isola sono salite del 68,38%, con incremento che tocca il 101,07% nella fascia di età 12- 19. In generale, l'85,52% dei siciliani ha deciso di vaccinarsi, l'82,73% ha persino completato il ciclo. Ma c'è ancora uno zoccolo duro, che pesa per il 14,48%. E per questa sanità allo sbando basta e avanza.