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Il mitologico lago rosso di Pergusa rischia di sparire dopo 11.000 anni

Eppure l'invaso siciliano, cantato da Ovidio, potrebbe essere facilmente salvato dall'inesorabile prosciugamento

https://www.ragusanews.com/immagini_articoli/09-08-2022/il-mitologico-lago-rosso-di-pergusa-rischia-di-sparire-dopo-11-000-anni-500.jpg Il mitologico lago rosso di Pergusa rischia di sparire dopo 11.000 anni


 Enna - "C'è un lago vicino alle mura di Enna, profondo, che si chiama Pergo, e neppure il Caistro ascolta sulle sue onde più canti di cigni. Un grande bosco corona le acque da tutti i lati, e con le sue fronde fa velo al fuoco del sole. I rami danno fresco, la terra umida produce fiori: è un'eterna primavera". Ovidio, nel ricostruire e narrare nelle Metamorfosi il Ratto di Proserpina, non avrebbe immaginato che quel lago, un giorno, sarebbe potuto sparire se non per volere di un dio. Certo, non per misera mano umana. Oggi invece il Lago di Pergusa, che vide le divinità giocare col destino degli uomini, è per responsabilità di questi ultimi che si sta progressivamente prosciugando.

Il Lago di Pergusa - unico endoreico (senza immissari né emissari) di tutta la Sicilia - ha un perimetro di 4,5 km ed è un'area nevralgica nella corrente migratoria di molte specie, oltre che habitat ideale per svernamento e nidificazione. Caratterizzato da ampie oscillazioni di livello, legate al regime pluviometrico e all'evaporazione estiva, il suo ciclo vitale è legato alle piogge. A sferrare un primo micidiale attacco alla sua sopravvivenza fu la costruzione di un autodromo, che lo cinge e lo isola dalle colline circostanti. Diventa rosso (foto) per la presenza, in determinate condizioni, di solfobatteri fotosintetici anaerobi: quando agiscono significa che il lago si sta autodepurando.

Oggi il bacino, proprio per la mancanza di ricambio, ha una colorazione che denota l'aumento di organici che riducono l'ossigenazione delle acque. "Da chiediamo di procedere al rimpinguamento del lago durante l'inverno - spiega Giuseppe Maria Amato di Legambiente - utilizzando una dotazione minima dalla diga Ancipa. Esiste una condotta apposita, realizzata oltre 20 anni fa e inutilizzata: con l'approvvigionamento invernale si garantirebbe al bacino il livello minimo essenziale e la necessaria ossigenazione delle acque, con l'abbattimento delle sostanze organiche presenti".

Il Lago di Pergusa ha più di 11.000 anni, con un picco di clima umido 9.000 anni fa, quando fitti boschi con querce ne coprivano i dintorni insieme a betulle, faggi e noccioli tipici dei paesaggi di montagna. A partire da 7200 anni fa, spiega il sito della Riserva, i boschi si sono diradati ed è iniziata una lenta, inesorabile aridificazione che, circa 3 millenni fa, ha portato una vegetazione a ulivi e querce caducifoglie e sempreverdi. Ma, senza un approvvigionamento idrico esterno, l’invaso è destinato a scomparire. Insieme allo scenario celebrato da Ovidio.


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