Ragusa - Ha dato conto e ragione della sua scelta in consiglio comunale il sindaco di Ragusa peppe Cassì nel giorno del licenziamento dell'assessore più sovraesposto della sua giunta, Ciccio Barone. La ragione è politica, Barone lavora a un altro progetto politico, alternativo a quello della ricandidatura di Cassì.
News Correlate
"Dopo essere intervenuto in Consiglio Comunale, la sede istituzionale preposta alle comunicazioni di natura politica, ritengo opportuno utilizzare anche questo mio canale per esprime le motivazioni che mi hanno portato a ritirare le deleghe all’ex assessore Francesco Barone (preventivamente informato di questa decisione) per chiarezza nei confronti della cittadinanza, rimasta perplessa da ciò a cui ha assistito nelle ultime settimane. È noto come Barone abbia infatti preso parte attiva a progetti politici alternativi a quello che noi portiamo avanti e di cui ha fatto parte fino a oggi. Un modus operandi personalistico, che non può coincidere con la logica di squadra che ha caratterizzato questa Amministrazione. Non è pensabile che si possa discutere del presente e del futuro di questa città sia all’interno del gruppo dell’attuale maggioranza (Giunta e consiglieri), sia in gruppi politici addirittura in contrapposizione al primo, che hanno il dichiarato obiettivo di sostituirlo. Ritengo si tratti di un fatto politicamente assai grave, da cui inevitabilmente deriva una perdita di fiducia. Con le sue azioni l’ex assessore ha di fatto scelto di porsi fuori dal progetto politico-amministrativo in atto, in anticipo di qualche mese rispetto alla sua naturale conclusione. Logica ed ineluttabile conseguenza, per quanto umanamente dolorosa, la revoca delle deleghe".
Ma quale è questo progetto politico? Quello dell'avvocato Riccardo Schininà (foto qui sopra)
Si chiama movimento civico GenerAzione e dice: “Basta con l’ordinarissima amministrazione, la nostra città ha bisogno di pensare in grande”.
“Le politiche di crescita della nostra città, negli ultimi dieci anni, non hanno mai avuto un filo conduttore. Ragusa è stata una bellissima addormentata. Per farla risvegliare, adesso, abbiamo bisogno non di un principe ma di un sindaco “azzurro” nel senso proprio del termine, cioè un primo cittadino che sappia ridare lo slancio a una città che ha in sé enormi potenzialità e che, invece, come abbiamo potuto appurare, non va oltre l’ordinaria, anzi, ordinarissima amministrazione”.
Parola dei fondatori del movimento GenerAzione, con la “A” maiuscola a segnare il confine tra il verbo “generare” e la parola “azione, presentato ieri mattina in conferenza stampa a Ragusa. Riccardo Schininà e Gaetano Mauro hanno chiarito di essere i rappresentanti di una fascia di persone di età compresa tra i 30 e i 45 anni che intendono impegnarsi in maniera attiva in politica. “E lo vogliamo fare – hanno spiegato – dopo avere studiato, condiviso, progettato, comunicato alla città quali sono i nostri programmi, quali i nostri contenuti, certo non basati sui personalismi, ma sulla voglia di creare innovazione, di individuare strategie per lo sviluppo, di definire, insomma, la visione di una città che da qui ai prossimi vent’anni abbia ben chiaro in mente, a differenza di quello che è accaduto finora, qual è il percorso da seguire. Vogliamo disegnare una città più ambiziosa, moderna, efficiente ed effervescente perché qui le potenzialità ci sono, perché ci confrontiamo con gente dinamica e laboriosa che ha la capacità di creare ricchezza e, dall’altra parte, non trova riscontri adeguati nella pubblica amministrazione”.
GenerAzione ha subito chiarito di essere un movimento civico che si pone in alternativa all’attuale Giunta Cassì che guida la città. “Siamo pronti – afferma – a dialogare con tutti quelli che riteniamo abbiano le caratteristiche da noi richieste, siamo pronti a dare il nostro contributo. E lo faremo definendo una strategia in grado di abbracciare le future generazioni”. Ieri al tavolo anche Roberto Lo Frano, Peppe Podimani e Tiziana Vitale. “La nostra forza – hanno spiegato – dovrà essere quella di avere un approccio alle problematiche strategico e durabile e non contingente come purtroppo, 99 volte su 100, accade oggi. Siamo molto entusiasti e animati da grandissima volontà. E’ questo un progetto che vuole arrivare molto lontano con il supporto di numerose persone che la pensano come noi e che intendono darci una mano”.