di Redazione


vi scrivo queste quattro righe perchè il 25 Aprile mattina durante la deposizione della corona in memoria dei caduti per la Liberazione mi è sorto un dubbio che per fortuna in serata è poi svanito.
“Quotidianamente tentati dalla vanità, continuamente in bilico tra ciò che si è e ciò che si vorrebbe apparire; in alcuni periodi la voglia di piacere agli altri, ci porta a peccare di vanità, a cercare di apparire quello che non si è, più intelligenti, più simpatici, più colti, più belli, più onesti. Ogni giorno si incontrano persone che millantano di essere quello che non sono, che mentono sapendo di mentire o che semplicemente spingono il limite della verità un po’ più in là, per dimostrare di essere migliori, per acquistare credito presso qualcuno. C’è chi riesce in questo bluff e chi viene smascherato…come si misura il proprio valore? Quanto pesa nel computo, il giudizio degli altri?”
Il 25 Aprile a Scicli ci sono state 2 manifestazioni per la commemorazione dei caduti contro il fascismo, di mattina quella Istituzionale in piazza municipio, in prima fila il Sindaco (di destra) gli assessori (di destra) i consiglieri comunali (di destra) tutti con un sorriso smagliante e in posa per fotografie di rito e riprese televisive, dietro di loro molti di Sinistra, e io….. un po in imbarazzo come un corpo estraneo. Dopo in largo Gramisci stesso rito senza un parola ,senza una commozione,solo leggeri chiaccherii …, a me è sembrata solo ed esclusivamente un momento per apparire e non un momento per essere, mi sono un pò vergognato.
La sera alcuni “comunisti” ci siamo ritrovati davanti al monumento di largo Gramisci, pochi, forse una quindicina, abbiamo posato delle rose rosse ai piedi del monumento, in silenzio,ci guardavamo un po tristi, sconsolati, poi una compagna(forse? non la conosco) apre un libricino legge una lettera di un condannato a morte dal regime fascista alla sua piccola figlia, finisce e comincia un’altra compagna con un’altra lettera le parole scorrono sincere ma dolorose, finisce anche lei, inizia Bartolo anche lui con voce roca fa rivivivere quei compagni che hanno perso la vita per la nostra liberta……. Ci salutiamo e ci dissolviamo in quella piazza vuota ognuno per i suoi banali impegni domenicali, questo 25 Aprile e passato cosi, fra tante contraddizzioni e dubbi con un’unica certezza, noi siamo antifascisti!
A voi cari lettori il vostro sempre gradito e libero giudizio!!
Luigi Cicero
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