Attualità
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31/05/2007 06:04

50 balle di fieno incendiate

di Redazione

Un incendio difficile da domare, spento sono alle nove di stamattina.
E’ il rogo, di probabile natura dolosa, che ha coinvolto un immobile incompleto, di cui esistono solo i pilastri e il solaio, una struttura rustica di circa trecento metri quadrati adibita a deposito di balloni di fieno, situata in contrada Dammusi, nelle campagne a monte di Donnalucata. L’allarme è stato lanciato intorno alle tre di notte da parte di alcuni residenti della zona rurale, quando già buona parte dei cinquanta balloni custoditi nel rustico erano andati ormai inesorabilmente in fumo.
Sul posto sono intervenuti i vigili del Fuoco del distaccamento di Modica che hanno lavorato per diverse ore prima di spegnere le fiamme che alte si sono levate durante tutta la notte.
Solo in mattinata, intorno alle nove, la coltre di fumo che si levava dal sito ha terminato di essere alimentata dalle lingue di fuoco. Vani i tentativi dei vigili del fuoco di sottrarre grazie a una pala meccanica che si trovava nei pressi, alla forza divoratrice del fuoco i pochi balloni che non erano stati lambiti dalle fiamme.
Nei pressi dell’area in cui si è sviluppato l’incendio sorgono diverse strutture serricole e parecchi alberi di carrubo.
La struttura era usata da un imprenditore sciclitano, G.N., il quale l’aveva ricevuta in uso da un conoscente.
L’immobile ha riportato seri danni soprattutto al solaio. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della stazione di Donnalucata che hanno avviato le indagini per far luce sull’episodio.
L’ora in cui si è verificato l’incendio e la distanza del deposito di fieno dalla sede stradale, la vecchia strada che collega Scicli a Donnalucata, attraverso contrada Lodderi, lascia presupporre che si sia trattato di un incendio doloso.
Pare improponibile infatti come causa possibile del rogo, l’azione dovuta alla classica cicca dell’automobilista. Le indagini sono condotte dai militari della Compagnia dei Carabinieri di Modica, che stanno ora ricostruendo il possibile movente dell’incendio, qualora la natura dolosa dello stesso dovesse essere confermata.
Ancora in corso di quantificazione i danni. Resta l’amarezza per un nuovo episodio incendiario.
L’ultimo, il mese scorso, l’incendio di un chiosco in viale I Maggio, del cui movente ancora oggi non si sa nulla. Una situazione, quella dell’ordine pubblico, da tenere costantemente sotto controllo a Scicli.