Operazione della questura e della procura. Otto fermi. Si tratterebbe di un gruppo che tentò di mettere a segno delle rapine spruzzando dello spray urticante
di Redazione

Torino – Operazione della questura e della procura di Torino contro le persone sospettate di avere scatenato il panico in piazza San Carlo il 3 giugno 2017 durante la proiezione su maxi schermo della finale di Champions League. Si tratta di otto persone per le quali si sta procedendo all’arresto. Secondo quanto si apprende, è un gruppo che tentò di mettere a segno delle rapine spruzzando dello spray urticante. A coordinare le indagini sono il procuratore Armando Spataro e i pm AntonioRinaudo e Vincenzo Pacileo. Per i fatti era sotto inchiesta anche la sindaca Chiara Appendino.
La calca
Una donna di 38 anni, Erika Pioletti, perse la vita e altri 1.500 tifosi che assistevano alla finale di Champions League tra Juventus e Real Madrid rimasero feriti da un’improvvisa ondata di panico scoppiata davanti al maxischermo. Per la sindaca scattarono le accuse di omicidio, lesioni e disastro colposi. Gli stessi reati vennero contestati all’ex questore Angelo Sanna, all’ex capo di gabinetto di Palazzo Civico Paolo Giordana e ai due dirigenti dell’ente turistico del Comune che organizzò materialmente la serata in piazza: Alberto Montagnese e Danilo Bessone. Il caos in piazza si scatenò alle 22.15, subito dopo il terzo gol del Real Madrid. Come si legge nell’atto che chiude l’inchiesta, «si diffuse un panico tale da determinare uno spostamento incontrollato di tutte le persone presenti, che cercarono di allontanarsi» e finirono invece «contro le transenne». Transenne che, «non rimosse dal personale che avrebbe dovuto presidiarle», si trasformarono in «barriere» contro cui andarono a schiantarsi i tifosi.
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