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21/09/2025 20:08

Liste d’attesa, l’Asp di Ragusa accelera: in 15 giorni recuperate 2.000 prestazioni

Obiettivo: azzerare i ritardi entro dieci giorni e garantire tempi certi ai pazienti

di Gabriele Giannone

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Ragusa – L’Azienda sanitaria provinciale di Ragusa stringe i tempi sul fronte delle liste d’attesa. In appena quindici giorni sono state recuperate circa 2.000 prestazioni sanitarie rimaste in sospeso, e l’obiettivo è di smaltire le restanti entro i prossimi dieci giorni.
L’intervento arriva in risposta alla direttiva dell’assessore regionale alla Salute, Giovanna Faraoni, che ha imposto a tutte le aziende sanitarie siciliane di ridurre almeno del 50% le prestazioni di ricovero e ambulatoriali arretrate entro il 10 dicembre prossimo. In caso contrario, è prevista la decadenza dei direttori generali, come stabilito dai contratti.
“Dal 31 luglio al primo ottobre avevamo 3.262 prestazioni fuori dai tempi di garanzia – ha spiegato il direttore generale dell’Asp, Pino Drago –. Abbiamo già richiamato e programmato 2.000 pazienti e ad oggi restano da calendarizzare circa 1.000 prestazioni”.
Il risultato è stato possibile grazie a un potenziamento organizzativo che ha incluso la segmentazione oraria delle agende, l’apertura delle prestazioni anche la domenica e nei festivi, l’estensione degli orari fino alla sera, l’impiego di prestazioni aggiuntive del personale finanziate con le nuove risorse regionali.
Per il triennio 2025-2027 la Regione Siciliana ha infatti stanziato 60 milioni di euro destinati proprio al recupero delle liste d’attesa e al riallineamento delle prestazioni ai livelli qualitativi richiesti.
Drago ha annunciato anche l’introduzione di uno sportello “fast track”, un canale preferenziale per i pazienti che necessitano di visite e prestazioni in tempi rapidi, in base alla gravità e all’urgenza del caso.
Accanto al recupero delle prestazioni arretrate, l’Asp punta anche a migliorare l’appropriatezza delle richieste: “Abbiamo riscontrato una quota significativa di prestazioni non necessarie – ha aggiunto Drago –. Per questo avvieremo incontri con i medici di famiglia, così da orientarli meglio verso prescrizioni adeguate”.