Per impedire il pagamento di un riscatto.
di Redazione

Vittoria – La Procura della Repubblica di Ragusa ha bloccato i beni della famiglia del 17enne rapito ieri sera per impedire il pagamento di un riscatto.
A Vittoria è caccia al commando che ha rapito un ragazzo di 17 anni, figlio di un noto commerciante di prodotti ortofrutticoli. Il sequestro è avvenuto ieri sera nella periferia della città, davanti a un gruppo di amici terrorizzati. Due Fiat Panda, una bianca e una nera, si sono avvicinate al gruppo di giovani: dalla Panda nera sono scesi due uomini incappucciati e armati che hanno chiamato il ragazzo per cognome, coprendogli il volto e costringendolo a salire in auto. Ai testimoni hanno detto di volere soltanto lui, lasciando a terra il cellulare della vittima per impedirne il tracciamento.
Le due auto sono poi fuggite in direzione della ex strada statale 115, verso Pedalino, con la Panda bianca a fare da scorta. L’allarme è scattato subito grazie agli amici della vittima e da allora proseguono incessanti le ricerche con elicotteri e pattuglie di polizia e Carabinieri, coordinate dalla Procura di Ragusa. Le decine di telecamere della zona sono al vaglio degli investigatori per ricostruire la dinamica.
Il padre del ragazzo, imprenditore di primo piano nel settore ortofrutticolo siciliano, è ascoltato dagli inquirenti. Pur essendo una famiglia benestante, non si esclude che il sequestro non sia finalizzato a un riscatto. Le indagini esplorano ogni possibile pista, compresi motivi personali e familiari. Nel frattempo, sono state adottate misure cautelari anche sul patrimonio della famiglia.
Il vescovo di Ragusa, monsignor Giuseppe La Placa, ha lanciato un appello ai rapitori perché liberino immediatamente il giovane, sottolineando il grave impatto emotivo dell’episodio sulla comunità. Il sindaco di Vittoria, Francesco Aiello, ha convocato una giunta straordinaria per richiedere un rafforzamento delle forze dell’ordine: «Chiediamo da tempo più sicurezza – ha detto – e questo episodio scuote profondamente la città. Il rapimento avvenuto alla luce del giorno, sotto gli occhi di testimoni, è un fatto gravissimo. Speriamo di riportare presto il ragazzo a casa sano e salvo».
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