Giudiziaria
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03/10/2025 09:52

Le si rompono le protesi mammarie, il Tribunale: ospedale non è responsabile

Condannata invece la società fornitrice

di Redazione

Catania – In caso di rottura delle protesi al seno, se il personale sanitario ha lavorato correttamente, l’azienda ospedaliera non può essere ritenuta responsabile dell’accaduto.

Lo ha stabilito la quinta sezione civile del Tribunale di Catania in merito al giudizio intentato da una donna che si era sottoposta a una operazione di mastoplastica additiva all’interno dell’ospedale ‘Cannizzaro’ di Catania.

La vicenda risale al 2016. Quando, cioè, la donna si era sottoposta e a un delicato intervento chirurgico per risolvere un problema alle ghiandole mammarie causato dalla gravidanza. Due anni dopo, però, una delle due protesi si è rotta e la paziente è dovuta entrare nuovamente in sala operatoria.

Per questo motivo si è rivolta ai giudici, citando in giudizio il ‘Cannizzaro’, l’Asp di Catania e la società che ha fornito le protesi mammarie.

L’azienda ospedaliera è riuscita a documentare l’assenza di “profili di responsabilità professionale” dei medici.

La società fornitrice delle protesi mammarie non sarebbe riuscita, invece, a dimostrare che non si trattasse di un difetto di fabbricazione delle stesse protesi. Per questo motivo è stata condannata al risarcimento del danno. La cifra stabilita è di 8mila euro, non gli oltre 40mila euro inizialmente richiesti dalla stessa paziente.