Economia
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05/10/2025 09:07

Banane, Chiquita annuncia la prima piantagione «made in Italy» a Marina di Ragusa

Grazie alla collaborazione della cooperativa ragusana Alba Bio

di Redazione

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Ragusa – Le banane Chiquita verranno coltivate, per la prima volta, in Italia, precisamente in Sicilia. La produzione sarà avviata insieme alla cooperativa agricola locale Alba Bio nel cuore della regione, a Marina di Ragusa, nell’ambito di un progetto che ha lo scopo di aprire il brand a nuove prospettive dell’agricoltura.
La prima fase del progetto prende il via già a ottobre con la messa a dimora di 20 mila piante biologiche, per dare i primi frutti che saranno disponibili nei punti vendita già nel 2026. L’opportunità è resa possibile dalla consistente tropicalizzazione del clima. Da tempo ormai diverse aziende agricole stanno testando nel sud Italia possibili piantagioni di frutti esotici, come avocado e mango. Ma questo è il primo progetto di una reale produzione.

Il celebre bollino blu del marchio Chiquita riporterà la dicitura «prodotto italiano», unendo la tradizione del nostro Paese per il settore agricolo con l’esperienza del brand storico. «Con “prodotto italiano” vogliamo consolidare il nostro legame con i consumatori italiani — racconta Costabile Romano, direttore commerciale Chiquita in Italia —, portando per la prima volta la coltivazione delle banane nel cuore del Mediterraneo. Siamo particolarmente orgogliosi di avviare questa produzione in Sicilia, una terra simbolo di eccellenza agricola che grazie al suo clima ideale e all’esperienza delle comunità locali rappresenta il contesto perfetto per una sfida così ambiziosa».

La coltivazione di banane, sebbene non in larga scala, non è una novità assoluta per la Sicilia, dove peraltro si coltivano già altri frutti tropicali come mango e avocado. Le piante di banano sono attualmente presenti soprattutto in zone costiere con microclima mite, ad esempio nel Palermitano (Acquedolci, Bagheria, Cefalù, Caronia, Sant’Agata di Militello) e in alcune aree del Catanese e del Messinese. Si tratta spesso di coltivazioni familiari o di piccoli appezzamenti: le banane crescono bene grazie al clima caldo e umido, ma non raggiungono sempre le dimensioni e l’aspetto delle banane tropicali da supermercato. Sono però molto apprezzate per il gusto, che risulta più dolce e aromatico.
Negli ultimi anni alcuni agricoltori siciliani hanno iniziato a coltivarle in modo più strutturato, anche in serra, puntando su una produzione «a km zero».

Il  progetto di Chiquita rappresenta però per la multinazionale elvetico-americana — che al momento conta 20 mila dipendenti in 25 Paesi del mondo — un’occasione di sviluppo ed espansione verso un nuovo mercato, dando valore alla filiera locale già esistente. «Il progetto della banana siciliana esprime la nostra vocazione a mettere l’agricoltura e gli agricoltori al centro, confermando il nostro ruolo di leader globale», conclude Romano.