La dieta termodinamica ideata dal chimico e divulgatore scientifico Dario Bressanini diventa un libro. Un libro dove spiega come ha fatto a dimagrire. Era il 2016, era a Viterbo, invitato a parlare a una conferenza. Gli scattano una foto dove appare ingrassato. E in effetti era così. «Ma vedersela così – racconta al Corriere della Sera – davanti agli occhi, mi fece un certo effetto. Quella pancia faceva capolino da sotto la polo azzurra e non potevo ignorarla. In più avevo anche fastidi alla schiena, alle braccia, il fiatone…».
E così inizio l’operazione “mettersi in forma”. Purtroppo però «all’inizio ho approcciato questo mondo con l’arroganza dello scienziato. Mi dissi: che ci vuole? È solo termodinamica… Così come sono ingrassato posso dimagrire. Avevo le basi, facendo divulgazione scientifica sul cibo e la nutrizione, per costruirmi una dieta personalizzata: calcolai i macronutrienti, mi iscrissi in palestra… E mi fu subito chiaro che alla base di tutto c’è un concetto molto semplice, che è poi il senso del mio libro: è tutta una questione di quanto mangiamo rispetto a quanto consumiamo…». Insomma per Dario Brescianini non c’è nessuna formula magica, nessun segreto: «Ingrassi perché mangi più di quel che consumi. Solo che a volte mentiamo anche a noi stessi».
Poi continua: «Quando a distanza di un anno ho ripreso tutti i chili persi. Era bastato smettere di andare in palestra e non porre più attenzione a quel che mangiavo. Poi erano arrivati anche altri cambiamenti: la pandemia. Ma soprattutto la scoperta del tumore all’occhio…». Al Corsera racconta anche questa sua amara esperienza: «Ho avuto un tumore molto raro, lo stesso che aveva colpito Oliver Sacks. L’ho scoperto per caso. Non si può trattare con la chemioterapia ma devi beccarlo prima possibile per non farlo crescere troppo. Mi ha danneggiato un occhio e mi porto dietro i segni psicologici, oltre che fisici. Vivo di sei mesi in sei mesi, aspettando i follow up. Ma avevo bisogno di raccontarla questa cosa, anche per aiutare altre persone a individuarlo».
Il peso
Ma torniamo al peso e alle diete. «Ogni volta che dimagriamo – racconta il divulgatore in un’intervista al Corriere della Sera – il corpo innesca una reazione per tornare al valore programmato. Però io non mi sono scoraggiato e ho deciso di riprovarci, solo con più consapevolezza di tutti i meccanismi che regolano questo processo. Evitando così agli altri gli sbagli che avevo fatto io. (…) Il mio viaggio personale nel mondo delle diete. Mi sono messo in gioco, provandole in prima persona, dalla chetogenica al digiuno intermittente: volevo sperimentare sulla mia pelle le difficoltà di chi le segue».
Insomma «per chiunque voglia dimagrire non ci sono alternative: o si agisce sull’energia che ingeriamo tramite il cibo o si agisce sull’energia che consumiamo. È un bilancio rigido di entrate e uscite. Qualsiasi metodo miracoloso prometta come risultato la perdita di chili in breve tempo viola i principi di conservazione dell’energia e della materia e non può funzionare».
La palestra
La palestra serve? Allo storico quotidiano di via Solferino non vuole sfatare un mito ma vuole chiarire che non è decisiva. «Per carità, fa bene alla salute e ci aiuta a costruire massa muscolare. Ma la quantità di energia che spendiamo con l’attività fisica volontaria è spesso una frazione minoritaria del nostro consumo energetico totale, e il nostro controllo su di essa e sull’energia introdotta col cibo è meno diretto di quanto pensiamo a causa di complessi meccanismi fisiologici e ormonali. Anche un’attività fisica rilevante può portare a perdite di peso abbastanza modeste… Insomma, camminare ci fa bene, ma non ci fa per forza dimagrire».
I carboidrati
Domanda secca: mangio o no i carboidrati? La risposta corretta è: «Il giusto. Mangiarli con moderazione sembra la strategia ottimale. Le diete low carb fanno perdere molto peso all’inizio, ma anche in questo caso il dimagrimento è dovuto all’acqua legata alla riduzione delle riserve di glicogeno. Nel medio lungo termine (6-12 mesi) le low carb non sembrano essere superiori ad altre diete ipocaloriche. Insomma, i carboidrati non fanno ingrassare più delle proteine o dei grassi. Demonizzati da sempre, non sono il nemico. Restringerli troppo può portare a deficit nutrizionali e anche a un peggioramento delle condizioni di salute».
Le pillole per dimagrire
Altra cosa importantissima: «L’idea di usare le pillole per dimagrire, senza cambiare abitudini alimentari, è vecchia e pericolosa». Su Dario Bressanini la dieta termodinamica funziona. Da quando l’ha cominciata ha perso «circa nove chili. Però ne vorrei perdere ancora qualcuno. Comunque, ora indosso i miei pantaloni di dieci anni fa…».
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