Cronaca
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07/10/2025 13:17

“Fai un bonifico e ti assumiamo”: la truffa, paradossale, a un disoccupato

Gli spilla 834 euro

di Redazione

Catania – Si è spacciato per un reclutatore di una nota società di vigilanza. Proponendo ad un giovane disoccupato un’offerta di lavoro dietro il pagamento di una somma di denaro. L’uomo, un 33enne con precedenti per reati contro il patrimonio, ha architettato la truffa facendo leva sull’esigenza del giovane di trovare un lavoro.

Oltre al danno, legato all’inesistenza dell’opportunità lavorativa, anche la beffa di aver versato tramite bonifico bancario la somma di 834 euro, che il sedicente recruiter avrebbe preteso per gestire la pratica di assunzione e per curare le procedure per ottenere, in tempi brevi, le abilitazioni necessarie all’esercizio dell’attività di vigilantes. Nonché per l’acquisto della divisa da lavoro.

Il giovane, credendo di poter cominciare un nuovo percorso lavorativo, ha seguito le istruzioni fornite dal truffatore che avrebbe prospettato le opportunità di crescita all’interno della società di vigilanza, entrando persino nel merito della mansione che avrebbe dovuto svolgere. Si sarebbe dovuto occupare, come vigilantes, dei controlli antitaccheggio in alcuni negozi di abbigliamento della città, con uno stipendio mensile di circa 1.200 euro.

Per convincere il giovane, il falso recruiter avrebbe assicurato al giovane un’assunzione immediata a tempo indeterminato che sarebbe scattata dopo il pagamento di una somma di denaro da versare su un apposito conto corrente.

Per avere notizie sulla sua assunzione, ha preferito contattare direttamente la società di vigilanza. Risultata però all’oscuro di tutto. Il personale della ditta ha spiegato al giovane di non aver avviato recentemente alcuna procedura di assunzione.

Ai poliziotti del Commissariato Borgo-Ognina il trentenne ha raccontato i dettagli dei colloqui telefonici avuti con il finto recruiter. Acquisita la denuncia, i poliziotti sono riusciti a risalire all’identità del truffatore. Residente nel quartiere Picanello. È noto per altre truffe perpetrate in passato nei confronti di soggetti vulnerabili, come anziani e giovani in cerca di lavoro. Rintracciato nella sua abitazione, il 33enne è stato denunciato per il reato di truffa.