I numeri dello Spid
A conferma del ruolo fondamentale di Spid, si ricorda che oltre 41 milioni di cittadini hanno scelto attivamente di dotarsene, realizzando più di 1,2 miliardi di autenticazioni nel 2024 per accedere ai servizi digitali della Pubblica Amministrazione e delle imprese private. Approfondendo i numeri, il 2025 ha fatto registrare un ulteriore incremento nelle identità rilasciate rispetto al 2024, con oltre 52 mila nuove identità settimanali e oltre 630 milioni di accessi nel solo primo semestre 2025. Secondo le ultime stime dell’Osservatorio Digital Identity del Politecnico di Milano, la percentuale di popolazione internet italiana attiva che lo utilizza ha raggiunto l’89%, mentre l’86% degli utenti lo utilizza più volte durante l’anno, rappresentando un significativo primato a livello europeo. Oltre a consentire l’accesso ai servizi della pubblica amministrazione, lo Spid offre agli utenti italiani un valore aggiunto significativo rispetto ad altri paesi europei. Questo deriva dalla vasta diffusione di servizi digitali direttamente accessibili con lo Spid e dall’integrazione con ulteriori strumenti, come la firma digitale, l’attivazione di caselle Pec, l’accesso a servizi finanziari, l’attivazione di utenze domestiche e i servizi di telefonia, che pongono l’Italia all’avanguardia nel panorama europeo, grazie a una fattiva partnership pubblico-privato, a beneficio dell’innovazione del Paese.
In futuro però il servizio potrebbe essere a pagamento: Aruba, Infocert e Register.it hanno già introdotto il servizio a pagamento. Mentre il principale gestore, ovvero Poste, ha mantenuto al momento la gratuità. Ma potrebbe non essere ancora così per sempre. I fornitori del servizio hanno chiesto e ottenuto rassicurazioni . sui fondi pubblici promessi a chi garantisce l’operatività dello SPID e l’accesso ai servizi digitali per i cittadini.
«Le Parti hanno ribadito la necessità di assicurare, in tutte le forme consentite, la sostenibilità economica e operativa del servizio, considerati gli importanti investimenti sostenuti autonomamente dai Gestori nei dieci anni di erogazione del servizio Spid e i costi significativi che il suo mantenimento continua a comportare, per garantire un accesso sicuro e continuativo ai servizi digitali per cittadini, pubbliche amministrazioni, professionisti e aziende italiane, oltre che l’impegno costante dei gestori ad offrire assistenza e diffusione del servizio. In questa ottica i Gestori hanno ricevuto conferma dell’erogazione dei contributi annunciati dal Governo a sostegno degli investimenti per lo Spid già nel prossimo futuro, ed inoltre della possibilità di introdurre una valorizzazione economica della base utenti secondo logiche di mercato, fattispecie già da tempo perseguibile con la precedente convenzione e solo recentemente perseguita da alcuni gestori. Un ulteriore impegno condiviso riguarda lo sviluppo di Spid per i professionisti e le persone giuridiche, così da ampliare le modalità di utilizzo dell’identità digitale oltre l’ambito dei cittadini e rafforzarne il ruolo come infrastruttura nazionale a supporto di imprese, ordini professionali, associazioni di categoria e loro dipendenti».
L’aggiornamento della convenzione
«L’aggiornamento della convenzione rappresenta anche la conferma dell’impegno congiunto delle Parti a lavorare insieme per offrire strumenti sempre aggiornati e conformi alla regolamentazione italiana ed europea, tra cui i Wallet pubblici e privati. L’obiettivo condiviso è offrire agli utenti servizi innovativi sempre più orientati all’ecosistema digitale europeo più interoperabile, competitivo e inclusivo. In conclusione, le Parti si sono quindi impegnate a sottoscrivere le nuove convenzioni dando così conferma della piena continuità nell’erogazione del servizio a beneficio di cittadini, pubbliche amministrazioni, professionisti e aziende italiane e a proseguire il confronto permanente con le Istituzioni al fine di accompagnare la transizione digitale del Paese in maniera sempre più inclusiva ed efficace».