Attualità
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05/11/2025 17:58

Farmacisti in sciopero il 6 novembre

Si tratta del primo sciopero nazionale dei farmacisti privati.

di Redazione

Roma – Giovedì 6 novembre circa 60 mila farmaciste e farmacisti delle farmacie private incroceranno le braccia per l’intero turno di lavoro: è il primo sciopero nazionale mai indetto dal settore ed è la risposta ala rottura delle trattative sul rinnovo del contratto collettivo, scaduto il 31 agosto scorso.

Una mobilitazione che va oltre la contesa salariale. Perché nelle farmacie, soprattutto nei piccoli centri, si misura una parte silenziosa del sistema sanitario: quella che ascolta senza appuntamento, che durante la pandemia ha garantito tamponi, vaccini, consigli, presenza. E capire se oggi quelle competenze meritano riconoscimento contrattuale significa, in fondo, interrogarsi su come il Paese intende sostenere chi presidia il territorio quando il resto della sanità fatica.

Le sigle promotrici — Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs — parlano di un «ruolo essenziale» e di una professionalità che «merita rispetto, riconoscimento e tutele all’altezza delle competenze richieste dal servizio». Il tavolo con Federfarma, l’associazione dei titolari di farmacia, si è fermato a metà ottobre: da una parte l’offerta di 180 euro lordi mensili di aumento, dall’altra la richiesta sindacale di circa 360 euro e di strumenti che accompagnino l’evoluzione verso la farmacia dei servizi, dove la dispensazione del farmaco convive con prevenzione, monitoraggio e consulenza.

Federfarma rivendica l’adeguatezza della propria proposta e mette in guardia dai rischi per le realtà più piccole, parlando di richieste «insostenibili» e ricordando di aver previsto anche benefit, formazione e tutele aggiuntive. I sindacati, invece, insistono: «Abbiamo avanzato proposte sostenibili per giusti aumenti, una migliore conciliazione vita-lavoro, percorsi formativi e valorizzazione delle competenze». E chiedono alla controparte di tornare al tavolo, «dimostrando di voler davvero tutelare chi lavora nelle farmacie private».