Un'inchiesta di Report sulla società statale che ha un giro d'affari di 600 milioni di euro
di Redazione
Roma – Sport e Salute S.p.A. è la società pubblica italiana di cui il Ministero dell’Economia e delle Finanze è azionista unico, un’appendice del governo italiano all’interno del mondo dello sport, e che per Report ora vorrebbe mettere mano (anche) sul tennis. Nel servizio del programma di Rai 3, ‘Fratelli di sport‘, a cura di Carlo Tecce e Lorenzo Vendemiale, in onda domenica 23 novembre 2025, tante le riflessioni sulla volontà della partecipata di entrate nell’organizzazione delle ATP Finals di Torino, appena vinta per la seconda volta da Jannik Sinner.
Un giro di affari di oltre 600 milioni di euro, quello generato dal torneo dei maestri e che farebbe gola a chiunque: “Siamo passati da una legge che ci diceva che dovevamo arrangiarci da soli, e noi lo abbiamo fatto anche egregiamente. Siamo stati talmente bravi che l’Atp ci ha esteso le Finals per altri cinque anni. Ora invece il Governo ha fatto una legge in cui il braccio armato, chiamiamolo così, del governo che è Sport e Salute opera direttamente, un po’ come se un arbitro incominciasse anche a giocare”, ha spiegato a Report il presidente di Federtennis, Angelo Binaghi.
Ieri sera Report ha mostrato, attraverso documenti inediti e testimonianze esclusive, i possibili conflitti di interessi del governo Meloni nelle scelte dei dirigenti della partecipata Sport e Salute e sull’operazioni in essere per entrare nel giro di affari generato dal successo del tennis italiano. Sull’argomento, gli invitati di Rai 3, hanno interrogato anche lo stesso Sinner: “Questa è una domanda a cui non voglio rispondere. Ci sono tanti movimenti esterni che io seguo ma fino a un certo punto. La cosa importante è far crescere lo sport, per quanto riguarda quello che succede con la politica in questo momento non ho voglia di entrarci”.
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