Cronaca
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01/12/2025 14:40

Emma Bonino trasferita all’ospedale San Filippo Neri: «Condizioni stabili ed è sempre stata vigile»

È ora alla Stroke Unit del San Filippo Neri per garantire un setting appropriato

di Redazione

Roma – Condizioni sono gravi ma è lucida e vigile. La notte l’ha passata in terapia intensiva Emma Bonino, ricoverata in codice rosso domenica sera all’ospedale Santo Spirito di Roma dopo un malore. Poi, lunedì in tarda mattinata, «Emma Bonino è stata trasferita alla Stroke Unit dell’ospedale San Filippo Neri», fanno sapere dalla Asl Roma 1, evidenziando che il trasferimento ha l’obiettivo di «garantire un setting appropriato» per le
cure della paziente, in quanto è presente una unità specializzata perla sua patologia.
Sono dunque momenti di ansia per la storica politica italiana, leader del partito +Europa, alla quale ieri sera era stata diagnosticata «insufficienza respiratoria». Le condizioni dell’ex senatrice, riferiscono fonti di +Europa, «sono stabili ed è sempre stata vigile». Non sarà emesso nuovo bollettino medico previsto inizialmente per le 15 di lunedì.

L’ex ministra degli Esteri, che nel 2023 era guarita da un tumore al polmone sinistro diagnosticatole diversi anni prima, nell’ottobre 2024 era stata ricoverata per problemi respiratori, sempre nel reparto di terapia intensiva
del Santo Spirito di Roma. Pochi giorni dopo le dimissioni dall’ospedale, l’inaspettata visita a sorpresa di Papa Francesco, che la leader radicale volle celebrare con una foto su Instagram che li ritraeva al sole, sulla terrazza di casa Bonino, uno di fronte all’altro, entrambi accomodati sulla sedia a rotelle.

Radicale della prima ora, Emma Bonino per anni ha combattuto contro un tumore, microcitoma polmonare dicono i freddi referti. Si tratta di una forma aggressiva di cancro ai polmoni che le è stata diagnosticata nel 2015. Dopo 8 anni di cure, nel 2023 aveva annunciato la conclusione vittoriosa delle terapie. Bonino è una tra donne italiane più conosciute all’estero: è stata sempre rispettata nonostante le sue posizioni «radicali». Famose le sue battaglie per l’aborto e la liberalizzazione delle droghe. La sua coerenza «pannelliana» è stata rispettata anche dalle destre e dai conservatori che le hanno riconosciuto una incrollabile coerenza.