Attualità
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27/03/2009 11:08

La tratta ferroviaria iblea cenerentola in Sicilia

di Redazione string(0) ""

Un triste primato che secondo il coordinamento provinciale della Confederazione unitaria di base trasporti è stato ancora una volta riconfermato dalle scelte del Governo regionale e delle Ferrovie.
“In questi giorni è polemica tra Regione e Ferrovie sulla nuova linea veloce Catania-Palermo”, sostiene in una nota, il coordinamento provinciale della Cub trasporti, “la Regione, in particolare, propende per un tracciato che attraversi le province di Enna e Caltanissetta, mentre le Ferrovie ne difendono un altro più costoso che prevede 40 km di galleria sotto i Nebrodi”. Nessuno dunque, secondo il sindacato di base, difende le ragioni della provincia di Ragusa che da decenni attende il potenziamento del sistema ferroviario locale, il quale anzichè migliorare, progressivamente viene ridotto nel numero delle linee e nella frequenza dei collegamenti con le altre province dell’isola. L’assessore ai Trasporti, Titti Bufardeci, sponsorizza la scelta della Regione che oltre ad essere meno costosa, non lascia isolate le province dell’interno (mentre Agrigento, Siracusa e Messina sarebbero facilmente collegabili con la linea dell’alta velocità siciliana). “In questo balletto di belle parole e finti litigi, una sola cosa è chiara”, sottolinea il sindacato di base dei ferrovieri iblei, “la provincia di Ragusa non è neanche menzionata”. L’esclusione della tratta iblea dai progetti di potenziamento del sistema ferroviario regionale viene ritenuta ingiusta e soprattutto non coerente con l’accordo siglato fra Regione e Azienda ferroviaria, il 5 ottobre del 2001, nel quale venivano definiti i progetti per la Palermo-Catania e le altre aree dell’isola. Sulla base di quella intesa, 400 milioni di euro avrebbero dovuto essere destinati alla velocizzazione della Siracusa-RagusaGela, al raccordo ferroviario con il porto di Pozzallo e all’istituzione della metropolitana di Ragusa. I fondi vennero poi diminuiti a 183 milioni di euro. Secondo la Cub trasporti iblea adesso i soldi che avrebbero dovuto essere assegnati a Ragusa sono stati decurtati del tutto. “L’Espresso di questa settimana ha dedicato la sua inchiesta di apertura alla “bassa velocità” ferroviaria, iniziando proprio a parlare di Ragusa”, conclude il coordinamento Cub trasporti, “visto che l’inviato ha raggiunto Palermo, partendo dal capoluogo ibleo, in 6 ore, per poi raggiungere Trapani dopo 9 ore e mezza di viaggio: questa è la nostra realtà, qui siamo al Medioevo ferroviario e di fronte a questo non c’è nessuna presa di posizione, nessuna replica – conclude la Cub trasporti da parte di istituzioni e amministrazioni provinciali”.
Telenova