Attualità
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25/09/2009 23:16

Doposcuola? Diciamo animazione

di Redazione

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Scicli – L’amministrazione comunale di Scicli ha posto la parola fine alla vicenda del doposcuola.

Doposcuola? Non proprio.

In realtà, i 72 doposcuolisti originari (oggi ne restano 12) non sono mai stati tali.

 

L’attività di doposcuola si qualifica in ragione della didattica. Gli insegnanti superstiti delle attività integrative  (60 sono appunto già negli uffici comunali, 12 ci andranno a breve) hanno in verità svolto animazione.

Tradotto: i bambini giocano, non fanno i compiti.

 

Il cosiddetto doposcuola, che doposcuola non è, è stato istituito nel 1999, dall’allora assessore alla pubblica istruzione Bartolomeo Favacchio, grazie a un protocollo tra il dirigente dell’ufficio scolastico comunale Giusy Benedetto e il direttore didattico di una scuola. E basta.

Nessuna delibera di giunta ha mai ratificato tale accordo.

I doposcuolisti, che doposcuolisti non sono, sono in verità impiegati del Comune, ex precari, che hanno registrato le presenze in servizio su un quaderno che fungeva da cartellino segna-presenze appunto, diventando essi stessi un ibrido rarissimo; personale che ha beneficiato di un orario ridotto e di ferie proprie degli insegnanti, e lo status reale di dipendenti del Comune che col mondo della scuola e dell’insegnamento non hanno nulla a che vedere. 

Al monstrum giuridico, che a Scicli ha un pari solo nel Magistrale comunale, grazie  a Dio chiuso, si è posto fine.

Con  la delibera di giunta approvata il 24 settembre. E’ la numero 279: “Trasformazione dei posti della dotazione organica aventi il profilo professionale di “Insegnante Attività Integrative Scolastiche”, cat. C. Reinquadramento”.

 

Eccosissia.