Riceviamo e volentieri pubblichiamo
di Lorenzo Z.


Pozzallo – Una pubblica riconoscenza nei confronti dell’Ospedale Maggiore di Modica e di chi lo dirige: E’ l’angolo della buona sanità che desidero evidenziare attraverso la mia esperienza.
Il 15 agosto scorso, durante le mie vacanze a Pozzallo, sono caduto rovinosamente dalla mia bicicletta. Il manubrio si è conficcato nell’addome provocando una lesione dell’arteria mesenterica , quella che manda il sangue all’intestino.La conseguenza è stata devastante. Un evidente ematoma retroperitoneale e rischio di shock emorragico.
Dal momento del mio ingresso al Pronto Soccorso, ero in serio pericolo di vita, e fino all’intervento chirurgico ho subito potuto evidenziare un alto standard qualitativo e professionale del personale medico ed infermieristico dell’Ospedale. Un percorso inusuale nel mondo della sanità italiana e per di più in una data del tutto particolare: ferragosto.
Tre ore e oltre di intervento chirurgico per bloccare la fonte del sanguinamento con la conseguente sutura.
Desidero con queste mie righe evidenziare le capacità professionali del dott. Vincenzo Antonacci, persona e medico davvero speciale, e di tutta l’equipe che ha preso parte all’intervento. Doti umane e professionali che ho potuto riscontrare nel personale infiermeristico del reparto di Chirurgia.
A distanza di sette giorni sto bene, gli esami confermano la buona riuscita di un difficile intervento.
Mi sono imposto di chiedere ospitalità al vostro giornale per dare giusta credibiità a questo Ospedale.
Affidarsi con tale fiducia a chi deve occuparsi della nostra salute rende l’evoluzione patologica meno dolorosa.Sentirsi una persona e non un numero è molto importante in momenti drammatici, dove lotti tra la vita e la morte. Avere facile accessibilità ai rapporti con il medico e con gli infermieri rendono la degenza meno dolorosa.
Grazie.
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