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23/11/2007 00:00

Porto, parola alla protezione civile

di Redazione string(0) ""

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Mentre la Provincia sta provvedendo al dragaggio del porticciolo di Donnalucata, per ripristinare almeno in parte la diga foranea e sgomberarla dalle alghe, per l’approvazione del progetto di messa in sicurezza, per un importo di oltre quattro milioni di euro la palla è passata di nuovo al Dipartimento della Protezione Civile di Ragusa.

La novità è emersa nel corso della conferenza stampa congiunta tenuta nei giorni scorsi dall’on. Orazio Ragusa e dal sindaco Falla, per parlare di viabilità. A margine dell’incontro è stato affrontato il tema del porticciolo. Sarà il Dipartimento della Protezione Civile di Ragusa a produrre una sorta di “memoria difensiva” a fronte del j’accuse lanciato dal capo nazionale della Protezione Civile, Guido Bertolaso. Quest’ultimo, raggiunto da un dossier confezionato da alcuni ambientalisti locali, ha sollevato due ordini di critiche all’indirizzo del progetto. Il primo riguarda la potenziale distrazione di fondi dalla finalità di protezione civile per la creazione invece di un porto turistico. Il secondo appunto mosso da Bertolaso riguarda l’esistenza di un porto turistico, in fase di ammodernamento, a Marina di Ragusa, ragion per cui Donnalucata diventerebbe un doppione.

Il Dipartimento ragusano sta predisponendo un documento in risposta per smontare le osservazioni provenienti da Roma e suggerite dal dossier confezionato a Ragusa da alcuni residenti nel periodo estivo a Donnalucata che non condividono l’intervento, giudicandolo eccessivo e immotivato. E in effetti i progettisti hanno operato un sostanziale ridimensionamento dello stesso, che si configurerà come messa in sicurezza del porto esistente e non come un nuovo porto. Quest’ultima ipotesi è alla base delle preoccupazioni di quanti sostengono le ragioni del no.

La battaglia in punta di fioretto prosegue a suon di documenti, a oltre sei anni dall’assegnazione dei fondi della legge 433, con il rischio concreto che gli stessi non siano più sufficienti, a causa dell’aggiornamento del prezziario regionale.