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12/08/2018 11:07

Ciao Francesco, ciao Mirko. I funerali. FOTO

Una triste domenica d'agosto

di Redazione

Francesco e Mirko, i funerali
Francesco e Mirko, i funerali

Santa Croce Camerina – Una triste domenica d’agosto. Sono stati celebrati stamani nella chiesa Madre di Santa Croce i funerali di Francesco Arrabito e Mirko Sokmani, i due ragazzi di 18 e 19 anni morti all’alba di mercoledì, mentre tornavano a casa dopo il lavoro. 

La Messa è stata presieduta da padre Flavio Maganuco, con la presenza dei sacerdoti della parrocchia San Giovanni Battista di Santa Croce, il parroco Salvatore Puglisi, padre Fracesco Mallemi e padre Giuseppe Iacono. Visti 37 gradi, i bar della piazza, per sostenere i presenti, hanno offerto acqua e granita a tutti. 

Il corteo si è ricongiunto, di fronte alle autorità cittadine e al gonfalone del Comune listato a lutto, all’incrocio fra viale della Repubblica e via San Giacomo. Da lì ha proseguito compatto verso piazza Vittorio Emanuele.

A officiare il rito padre Flavio Maganuco, che ha citato i versi di Geremia: “Anche un sacerdote di fronte alle sofferenze non sa cosa fare. Sapere che due ragazzi così giovani, che si affacciano al mondo del lavoro e che stanno costruendo i loro sogni, non ci sono più, crea un vuoto nel cuore di tutti quelli che li hanno amati”. Il fratello di Mirko, Andrea, ha seguito metà della funzione in ginocchio. 

Padre Flavio: “Quando avvengono tragedie del genere, le prime reazioni sono la rabbia o chiudersi in se stessi. Ma agendo in questo modo faremmo un torto alla memoria dei due ragazzi. Il cui ultimo gesto è stato un esempio di carità e di amicizia: si sono cercati e trovati l’un l’altro, per tornare a casa. Anche tutti noi dobbiamo vivere nella logica dell’affetto, della carità, dell’accoglienza, dell’amore”. E poi un ricordo di Francesco, che aveva frequentato il suo oratorio: “Mi porto dietro la sua gratuita disponibilità. Non ha mai chiesto nulla in cambio, nemmeno un grazie. Se c’è una medicina al dolore che stiamo vivendo è quella della carità, del donare amore”.

L’uscita dei feretri dalla chiesa è stata accompagnata da applausi scroscianti. Dagli amici dei due ragazzi sono stati liberati in aria una marea di palloncini bianchi.

I corpi dei due amici erano stati restituiti alle famiglie sabato, dopo l’autopsia che del medico legale Giuseppe Iuvara all’ospedale Maria Paternò Arezzo di Ragusa. Le salme erano arrivate all’obitorio intorno alle 7, l’ispezione si è conclusa verso l’ora di pranzo. Presenti i familiari delle vittime. 

Francesco, che era alla guida dello scooter, che si è schiantato frontalmente sul mezzo – fermo sulla carreggiata senza alcuna segnalazione – riportando ferite insanabili all’altezza della fronte e del torace. Mirko, che occupava il posto passeggeri, è stato sbalzato rovinosamente sull’asfalto. Il primo ad accorrere sul luogo dell’incidente è stato un terzo ragazzo, Christian, che, in sella alla propria moto, era riuscito a scansare il camion qualche secondo prima che sopraggiungessero gli amici.

Oggi, domenica 12 agosto, il sindaco di Santa Croce Camerina, Giovanni Barone, ha proclamato il lutto cittadino.