Attualità
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04/11/2018 20:36

Il chirurgo Antonacci lascia la sanità pubblica

Uno dei medici più bravi che abbiamo

di Gabriele Giannone

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Il dottor Vincenzo Antonacci
Il dottor Vincenzo Antonacci

Modica – Vincenzo Antonacci, stimato chirurgo romano e responsabile fino al 31 ottobre scorso della Struttura complessa di Chirurgia dell’Ospedale Maggiore di Modica, lascia la corsia del pubblico per approdare alla sanità privata.
La notizia rimarrebbe confinata in poche righe, se non fosse un’altra fuoriuscita per volontà anticipata dal nosocomio modicano. La realtà è questa. Negli ultimi mesi altri stimati professionisti hanno abbandonato il camice di comando del posto pubblico per approdare alla sanità privata. Identico sentiero aveva riguardato alcuni mesi fa anche per l’ex Primario di Ortopedia, Antonio Zisa. L’approdo è identico. La Clinica del Mediterraneo.

Antonacci vanta una casistica operatoria, come primo operatore di chirurgia maggiore, di assoluto rispetto tra il Policlinico “Gemelli” di Roma, l’Ospedale Civile di Ragusa, il Guzzardi di Vittoria e il Maggiore di Modica. Qui, in poco più di tre anni, ha effettuato 1500 interventi circa, con una casistica di post mortem (cioè decessi dopo l’intervento chirurgico) pari a zero.

Bravo, ma lontano dalle convenzioni borghesi, dall’essere politicamente corretto, dalle convenienze. Alla memoria la sua “filippica” , durante un consiglio comunale aperto dedicato alla sanità, quando prese la parola e rivolgendosi al manager dell’Asp, Maurizio Aricò, gli imputò la responsabilità di non avere mai investito alcuna risorsa per l’ammodernamento dello strumentario operatorio dell’Ospedale modicano (pinze, strumentario chirurgico e laparoscopico). Un’accusa tale da meritarsi un ammonimento pubblico che fece molto discutere e che lo radicò alla popolarità della comunità perchè quel messaggio fosse speranza attraverso un intricato labirinto.
Il chirurgo Antonacci lascia in eredità tante belle storie raccontate sul filo sottile della nostalgia. Ma anche un pizzico di rabbia per quello che poteva ancora essere e che non è stato, soprattutto in questi tempi di nebbia per la sanità siciliana.

L’attività scientifica di Antonacci è attestata da 52 tra pubblicazioni su riviste nazionali ed internazionali, ed è stata prevalentemente rivolta ad argomenti di chirurgia sperimentale e trapianti d’organo, chirurgia dell’apparato digerente, con interesse particolare alla chirurgia del fegato, delle vie biliari e del pancreas, nonchè alla chirurgia colo-rettale VLPS.

Fortuna vuole che resti in provincia di Ragusa, dove continuerà a operare.