Il canto del popolo ebraico massacrato?
di Redazione


Comiso – Con una proiezione fuori programma, in occasione della Giornata della Memoria, prosegue la rassegna “Orizzonti” con “Binario 21”, adattamento di Felice Cappa del poema “Il canto del popolo ebraico massacrato” scritto dal poeta Yitzhak Katzenelson e liberamente rivisitato da Moni Ovadia. L’appuntamento è per domani alle 19, nel salone della basilica “S. Maria delle Stelle” di Comiso.
Con la forza della poesia, del canto e della testimonianza diretta, Moni Ovadia riparte da Auschwitz, il luogo simbolo da cui cominciare a ricordare. Qui si sono incrociati due destini: quello della tredicenne italiana Liliana Segre, deportata dal binario 21 della stazione Centrale di Milano, e quello del poeta di origine russa Yitzhak Katzenelson, passato attraverso la disperazione del ghetto di Varsavia. Sia Liliana, sia Yitzhak sono in modo diverso dei sopravvissuti: la prima testimone militante della Shoah; il secondo lasciando uno straordinario documento poetico sull’Olocausto.
La regia di Felice Cappa ci restituisce, attraverso l’interpretazione di Moni Ovadia, il poema di Katzenelson e la testimonianza di Liliana Segre, la memoria dello sterminio del popolo ebraico e di tutti coloro che hanno subito la deportazione, segnando uno dei momenti più tragici della nostra storia.
La proiezione, a motivo della sua alta valenza didattica, è particolarmente indicata per giovani e famiglie, nonché per docenti ed educatori. Introduce e conduce il dibattito il prof. Giuseppe Di Mauro.
L’ingresso è gratuito e aperto a tutti.
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